Attività E Obiettivi Delle Ong Italiane In Honduras (2003)

AMBASCIATA D’ ITALIA IN HONDURAS



LE ONG ITALIANE IN HONDURAS:

FINALITA’, ASPETTATIVE E RISULTATI
DEI PROGETTI FINANZIATI DAL MAE


[pic]




a cura del dott. Marco Todarello

Questo lavoro é dedicato a tutti i popoli dei paesi in via di sviluppo, nella prospettiva di un futuro migliore. Nella speranza che piaghe dell’umanitá come la fame, le malattie,l’isolamento economico e l’emarginazione sociale possano essere, in un giorno non lontano, estirpate per sempre.
Ringrazio infinitamente il dott. Stefano Cacciaguerra, ambasciatore d’Italia in Honduras, per la sua tutoria e per l’opportunitá che mi é stata concessa.
Inoltre voglio ringraziare quei volontari e cooperanti delle ong italiane, che hanno contribuito in modo determinante alla realizzazione diquesto lavoro, permettendo lo studio dei documenti e assistendomi durante i sopralluoghi sul campo dei progetti in questione: Massimiliano Gattei e Tommaso Mainardi di APS; Giampiero De Marchi, Alex Trujillo, Letizia Piangerelli e Giuseppe Sturni di MOVIMONDO; Francesco Giovinazzo Marín e Fulvio Vicenzo di COSPE; Paolo Tedesco, direttore di programma della Cooperazione Italiana; Barbara De Anna diCOOPI; Andrea Innocenti di CISS; Fausto Berghella di GVC.













1. LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE



Le organizzazioni non governative (ONG) sono associazioni private,
senza fini di lucro, che promuovono e realizzano azioni di cooperazione internazionale finalizzate allo sviluppo dei paesi poveri.
Operano sulla base dei principi di solidarietà tra popoli, perla promozione ed il rispetto dei diritti fondamentali dell’umanità.
Nello scenario internazionale le Ong rappresentano la capacità e la presenza della società civile organizzata, sia dei paesi del nord che dei paesi del sud del mondo, nella cooperazione internazionale per lo sviluppo.
In Italia le Ong iniziano a fare la loro comparsa negli anni sessanta, come associazioni nate sulla spinta dellemissioni cattoliche presenti in Africa e in America latina, ed altre associazioni laiche sorte dall’impegno internazionalista, proprio della spinta ideale di solidarietà di quel periodo.
Già negli anni settanta, il radicamento nella società italiana e la presenza nei paesi in via di sviluppo di queste associazioni inizia ad essere rilevante e coinvolge molti giovani che si appassionano e inizianoa vivere esperienze di volontariato e di militanza a sostegno dei movimenti di liberazione, delle popolazioni e delle organizzazioni che lottano per l’indipendenza e per i propri diritti fondamentali, per la democrazia, per riconquistare la propria dignità di cittadini del mondo.
In questi ultimi quarant’anni le Ong hanno vissuto notevoli cambiamenti, passando da una sorta di organizzazionevolontaristica e militante, fortemente orientata all’impegno politico internazionale, ad una organizzazione più efficiente, sempre più condizionata dai flussi di finanziamento pubblico piuttosto che dal legame con il proprio ambito di provenienza. L’agire stesso delle Ong è cambiato, modificando la propria capacità progettuale, da semplice a complessa, per rispondere alle esigenze dei partner locali,che da beneficiari divengono soci, soggetti responsabili e protagonisti del proprio futuro.
Il progetto, e cioè l’impegno di organizzare risorse, materiali e attività per raggiungere un determinato scopo nell’ambito di un periodo di tempo definito, acquista la centralità dell’azione delle ong, svincolato dai modelli di sviluppo economicisti e sempre più legato ai bisogni ed alla capacità digestione e di assunzione di responsabilità della popolazione locale.
E’ stato un processo di specializzazione e di consolidamento professionale che, nella maggior parte dei casi, è stato accompagnato dal mantenimento dell’identità sociale e solidaristica, che caratterizza le organizzazioni non governative. Tutto ciò è evidente soprattutto nella centralità del rapporto con i partners del sud del...