Centro di servizio per il volontariato

Centri di servizio per il volontariato
Gli anni settanta in Italia vengono considerati il punto focale per la nascita di una nuova percezione ideologica, sociale e politica del volontariato. Dueeventi di matrice diversa: il concilio Vaticano II indetto da Papa Giovanni XXIII e il Sessantotto contribuiscono fermamente a modificare l’immagine che connotava fino a quel momento il volontariato,identificato principalmente come atto di filantropismo assistenziale, di beneficienza, di pietas cristiana. I due eventi sollevano, in sintonia con le proprie nature – l’una religiosa e l’altraprincipalmente laica -, la necessità di radicare e diffondere il volontariato come sinonimo di responsabilità e di impegno individuale, riconoscendo all’uomo un ruolo centrale per diffondere e potenziare lapratica del volontariato non come momento occasionale, ma come impegno sociale e politico volto ad un miglioramento della qualità della vita a favore della collettività. In questi anni caratterizzatida intenso fervore sociale nasce nel 1978 il Movimento di Volontariato Italiano composto da organizzazioni e organismi laici e religiosi, e poco dopo viene elaborata a Napoli, in un convegno promossodalla Caritas, la prima definizione del volontario e del volontariato:
volontario è un cittadino che, adempiuti i suoi doveri di Stato (famiglia, professione ecc.) pone se stesso a gratuitadisposizione della comunità. Egli impegna le sue capacità, i mezzi che possiede, il suo tempo in risposta creativa ai bisogni emergenti prioritariamente dai cittadini del suo territorio; ciò attraverso unimpegno continuativo di preparazione, servizio e intervento, a livello individuale o preferibilmente di gruppo, evitando ogni inutile parallelismo con l'attività dello Stato.
commento della definizione.All'identità sociale del volontariato ancora incerta ed in fase di definizione segue la necessità di strutturarne l’identità anche in campo legislativo, rendendolo soggetto politico. La Legge...