Ciao
La mia sera” è un componimento scritto da Giovanni Pascoli, è una poesia ricca di emozioni,suggestioni e di richiami analogici al poeta, e alla sua vita. La poesia è composta da 5 strofe, le quali terminano tutte con la parola “sera”, a loro volta le 5 strofe sono costituite da 8 versi di cui 7 novenari e l’ultime sono senari.
Il tema fondamentaledella poesia è appunto la sera ma non una sera qualsiasi, questa è la sera del Pascoli. Infatti ognuno di noi vive la sua sera, ma in questa poesia l’autore vuole raccontare la “sua” sera non quella delpadre, della sorella o di chicchessia, lui vuole descrivere la sua sera, il suo crepuscolo, il suo avvicinarsi alla morte; ed è per questo che il titolo e proprio “La mia sera”.
Un altro aspettofondamentale di questa poesia del’uso eccezionale del Pascoli nella punteggiatura, altrettanto eccezionale e l’uso dei vocaboli, che fanno comprendere a chi legge che questa poesia va prima di tuttogustata parola per parola e poi dopo si analizza.
Il Pascoli ha capito che la sua ora è vicina ma per il pascoli la sua morte ha un sapore agro-dolce, poiché allo morte tutti i ricordi riaffioranoalla mente i ricordi della madre “canti di culla....sento mia madre e poi nulla”
Nella poesia l’autore tende ad Umanizzare la natura “singhiozza monotono un rivo”; trasmettendo sensazioni allettore. Essendo Pascoli un autore crepuscolare ama le situazioni di cambio; poiché ritiene (essendo un poeta decadente) che in questi momenti i colori siano più vivi e trasmettano più emozioni. “cirri diporpora e d’oro”.
Un altro carattere tipicamente Pascoliano è l’uso di Onomatopee (dolci) come “breve gre gre di ranelle”oppure “singhiozza monotono un rivo” o “Don...Don. E mi dicono dormi! Mi cantanoDormi! Sussurrano Dormi! Bisbigliano Dormi” e infine “voci di tenebra azzurra” ch’è un’onomatopea (voci) unita con sinestesia (l’insieme di due sensi; vista e udito) ossimoro(tenebra azzurra) e...
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