Collana Cliro

Collana CLIRO: sussidi tecnologici per l’(auto)apprendimento multimediale delle lingue

Introduzione 1

Approccio CLIRO 3

A. Descrizione della Collana 4

B. Lingua, livelli e specialità 5

C. Obiettivi didattici: 6

D. Struttura e design 7

E. Architettura didattica 8

F. Architettura tecnologica 12

Conclusioni 14

Bibliografia della Collana CLIRO 15Appendice I 16

Modello di scheda descrittiva dei corsi 16

Introduzione

Nella storia degli ultimi anni, l’evoluzione dei materiali per lo studio linguistico ha avuto una notevole trasformazione in relazione allo sviluppo tecnologico ed all’evolversi delle istituzioni. Questa progressione non ha determinato un unico indirizzo, bensì ha aumentato le possibilità di apprendimento in terminidi autonomia e di presenza/distanza. Di fatto, le nuove tecnologie didattiche offrono un eccellente potenziale come supporto al processo di completamento del proprio apprendimento, ciò che nella prospettiva della riforma universitaria viene sempre maggiormente valorizzato nell’ottica dell’acquisizione di autonomia dell’apprendimento e del life-long learning. L’integrazione delle diversecomponenti tecnologiche in ambito pedagogico, fattibile grazie al grande sviluppo dell’informatica negli ultimi anni, ha marcato profondamente la programmazione della glottodidattica: rendendo possibile l’offerta di una ampia gamma di modi per esercitarsi autonomamente e dando un ruolo di protagonista allo studente che non è più un soggetto passivo del processo di apprendimento. Questo ha fatto sì chel’apprendimento assistito coadiuvi una esperienza utile e rafforzi la motivazione dello studente propendendo così a investire più tempo nel proprio apprendimento.

In questo contesto, il Centro Linguistico dei Poli Scientifico-Didattici della Romagna (CLIRO) ha centrato i suoi sforzi nella ricerca sulle nuove tecnologie per l’apprendimento linguistico ormai da diversi anni. Durante questo periodo ilCentro ha condiviso le riflessioni della ricerca in forma di pubblicazioni quali Nuove tecnologie e didattica delle lingue a cura di T.Acietto e D.Zorzi (1998), volume che affrontava tematiche sulla tecnologia come risorsa per lo sviluppo dell’autonomia dell’apprendimento e la tecnologia come mezzo per accedere a una varietà di testi. Inoltre, si cita anche il volume Didattica del lessico y nuevastecnologías a cura di M.V. Calvi e F. San Vicente (2003).

Inoltre, il Centro ha anche confrontato e diffuso i risultati delle sue ricerche sotto diversi formati quali incontri, seminari e corsi tenutisi al Centro Linguistico. Si possono citare interessanti occasioni di scambio durante gli anni tramite sedute seminariali quali: Il seminario Testing multimediale computerizzato nel 1998; ilseminario di Aggiornamento sulla valutazione dei prodotti didattici multimediali e il seminario Formazione multimediale Tutors IAL Pordenone nel 1999; il seminario Cliro Risorse Didattiche in Rete nel 2000; il seminario TICEC - L'applicazione delle tecnologie multimediali per la formazione iniziale degli insegnanti: un progetto europeo e Il Progetto Alfacert eLearning nel 2005.

Nel prendere attodell’evoluzione in corso nell’area delle piattaforme eLearning sono stati realizzati confronti di diversa tipologia tesi a scegliere un ambiente virtuale di autoapprendimento. Una volta testate le possibilità offerte dall’ambiente tecnologico scelto (Moodle), si è seguita l’evoluzione di questa piattaforma tramite i convegni annuali della Communità di Moodle e grazie anche al confronto con partneruniversitari e alla trasmissione delle conoscenze con i colleghi, quali Confronti su Moodle: le esperienze del CLIRO e dell'Università di Aston nel 2006. Verso l'era del Web due punto zero nel 2007; Progetti e-learning: convergenze e prospettive dei Centri Linguistici nel 2008; BOM: Blending on Moodle e La piattaforma Alfacert per gli studenti nel 2009.

Sono stati anche di grande utilità...