Com Es Concep El Concepte De Cultura En Les Polítiques De Migració Recent A Espanya?

Com es concep el concepte de cultura en les polítiques de migració recent a Espanya?
La nuova retorica di esclusione in Europa (1)
Verena Stolcke
La diffusione delle ostilità e la violenza in Europa contro gli immigrati del Terzo Mondo, ha incoraggiato la ricerca in profondità, negli ultimi dieci anni, la rinascita del vecchio demone del razzismo in una nuova veste. Tuttavia, è possibilerilevare un cambiamento nella retorica di esclusione. Da precedenti dichiarazioni sulle diverse qualità razziali, è emerso dagli anni settanta, una retorica di inclusione e di esclusione che sottolinea la differenza di identità culturale, delle tradizioni e del patrimonio tra i gruppi, e accettare il confine culturale basata sul territorio (Soysal 1993).
In questo articolo, propongo primo ad esaminarequesta trasformazione sulla formulazione del Parlamento europeo e anti-immigrati atteggiamento. Allora seguire le loro radici sociali e politiche, per finire si conclude con un confronto tra i metodi utilizzati dalle politiche nazionali di Gran Bretagna e Francia, volte a legittimare l'ostilità crescente contro gli immigrati.
La costruzione dell'Europa è un duplice processo. Il più permeabilisono i confini in Europa rimangono più ermeticamente chiusi contro i limiti esterni. (2) stabilisce rigorosi controlli legali per escludere coloro che sono ormai noti come extracomunitari, e le parti di destra cercano di ottenere sostegno elettorale con i "Fuori gli stranieri" slogan. Acceso dibattito l'idea di una Europa sovranazionale culturalmente integrato, e lo spazio da dare alle diverseculture e identità nazionali e regionali, in quanto può costituire una minaccia alla sovranità nazionale diverso, a seconda della particolare sensibilità di ciascuno. Tuttavia, è sempre più evidente necessità di promuovere tra gli europei un senso di cultura condivisa e identità di obiettivi volti a rafforzare l'unione politica ed economica dell'Europa. Al contrario, gli immigrati, in particolarequelli del sud povero (e, più recentemente, orientale), cercando rifugio nel nord ricco, sono considerati in Europa occidentale come stranieri indesiderati e minacciose, e stranieri. Gli extracomunitari, e "in mezzo a noi" soffrire ostilità aumentata e la violenza, perché i politici di destra e governi conservatori alimentare i timori della popolazione, con una retorica di esclusione che celebral'identità nazionale basata sull'esclusività culturale .
L'opinione pubblica europea sempre la colpa agli immigrati, che non hanno la "nostra" morale ed i nostri valori culturali, di tutti i mali socio-economici per la recessione e capitalisti aggiustamenti (disoccupazione, carenza di alloggi, la aumento della criminalità, poveri i servizi sociali). Avvocati fermare l'immigrazione, stanno creandosempre più popolare animosità verso gli immigrati esagerando l'importanza del "problema". Il riferimento ad una "marea di immigrati" e un "emigrazione pompa" vengono utilizzati per migliorare un paure diffuse della popolazione, distraendo l'agitazione crescente delle vere cause della crisi economica. A questo si aggiunge l'argomento demografico che attribuisce la necessità di migrare verso la "bombademografica" che batte nel Terzo Mondo, la cui origine è l'imprevedibilità degli immigrati. L'argomento usato per mascherare le radici economiche e politiche della povertà moderna, e per giustificare i programmi di controllo della popolazione nei poveri sud. I sostenitori fermare l'immigrazione parlano di una "soglia di tolleranza", alludendo a ciò che gli antropologi chiamano l'imperativoterritoriale (l'ipotesi che nel regno animale alcune specie tendono a difendere il loro territorio contro "intrusi", quando questi sopra di una certa proporzione che varia tra il 12 e il 15 per cento). Perché altrimenti si dispone di gravi tensioni sociali. I media ei politici si riferiscono alla minaccia di alienazione culturale o alienazione. In altre parole, il "problema", non "noi", ma "loro". "Noi"...