Dsfgs
(Meudon, 1932) Geógrafo francés. Profesor en la Sorbona desde 1973, en su labor científica ha tratado de acercar la geografía a otras ciencias complementarias como la sociología (Principios de geografía social, 1973) o la economía (Geografía económica, 1980); se ha interesado asimismo, de manera especial, por la geografía urbana (La lógica de las ciudades, 1981).
Paul Claval
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Paul Claval est un géographe français, né en 1932 à Meudon (Seine-et-Oise, aujourd'hui Hauts-de-Seine). Longtemps professeur àl'Université Paris IV-Sorbonne, il est aujourd'hui à la retraite.
Auteur prolifique sur des thèmes très variés, il est un des premiers géographes à mener, dans les années 1960, une épistémologie de la science géographique. Par ses travaux, il a aussi contribué au renouvellement de cette discipline. Il est notamment l'un des principaux spécialistes et théoriciens de la géographie culturelle. Il ad'ailleurs fondé en 1992 la revue Géographie et cultures.
Dans Géographes, génération 1930, à propos de Roger Brunet, Paul Claval, Olivier Dollfus, François Durand-dastès, Armand Frémont, Fernand Verger, Presses Universitaires de Rennes, collection Espace et territoires, 2009, 228 p., préface de Marie-Claire Robic, on trouvera une mise en perspective de sa vie professionnelle, en particulier ce que futson rôle au sein de la revue Espace géographique, ainsi qu'un texte personnel de réflexion sur ses propres écrits.
La geografia culturale
Paul Claval
I contenuti
La diversità delle culture si esprime attraverso i vari modi di abitare, lavorare, divertirsi e pregare. Si legge nei paesaggi. Si riflette nei livelli di sviluppo. La geografia culturale, nata dalla diversità dei generi di vita edei paesaggi, ritrova il suo dinamismo interessandosi alle rappresentazioni e ai sentimenti d'identità a essi connessi. Come mostra la prima parte di quest'opera. La seconda parte è dedicata al modo in cui la cultura pesa sulla struttura spaziale delle società. La cultura istituisce l'individuo, la società e il territorio sul quale fioriscono i gruppi, e genera delle identità collettive chelimitano i prestiti dall'esterno. Gli sviluppi della terza parte evocano l'impronta delle società sull'ambiente. La cultura fornisce agli uomini i mezzi per orientarsi, per dividere lo spazio e sfruttare l'ambiente. Questo diventa così un componente della cultura, che l'aiuta a trasmettere, ma che nel contempo la irrigidisce. Le culture conoscono lunghe fasi di stabilità interrotte da crisi diristrutturazione. Ai nostri giorni la rivoluzione delle comunicazioni esaspera i sentimenti d'identità. Le tensioni che ne risultano, cuore del dibattito del mondo attuale, sono prese in esame nella quarta parte. Il volume presenta i grandi temi della geografia culturale, appositamente aggiornati dall'autore per l'edizione italiana ai risultati delle ultime ricerche, e si rivolge soprattutto a coloro chestudiano geografia, etnologia, sociologia, storia e scienze politiche.
La geografia culturale è una sottodisciplina della geografia che studia le manifestazioni geografiche della cultura, ovvero si occupa dello studio dei simboli che sono attribuiti a luoghi e a spazi. Indirizzo eclettico [modifica]
L’indirizzo eclettico è adottato dagli studiosi che esplorano la realtà geografica attraverso ilcontributo di diverse dottrine. La geografia culturale con indirizzo eclettico studia il paesaggio attraverso il contributo delle impostazioni dei vari indirizzi (spiritualista, strutturalista e semiotico). Evidente è questa compresenza di più chiavi di lettura nello studio del paesaggio, dove troviamo descritte le forme materiali del paesaggio secondo la linea strutturalista, l’universo dei...
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