El Nacimiento Del Arte Cristiano

LA NASCITA DELL’ARTE CRISTIANA
Celebrazioni nelle case e ovunque.
At 20, 7-11: «Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane e Paolo conversava con loro; e poiché doveva partire il giorno dopo, prolungò la conversazione fino a mezzanotte. C’era un buon numero di lampade nella stanza al piano superiore, dove eravamo riuniti; un ragazzo chiamato Eutico, che stava sedutosulla finestra, fu preso da un sonno profondo mentre Paolo continuava a conversare e, sopraffatto dal sonno, cadde dal terzo piano e venne raccolto morto. Paolo allora scese giù, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: “Non vi turbate; è ancora in vita!”. Poi risalì, spezzò il pane e ne mangiò e dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì».
DIONIGI ALESSANDRINO (†265)
Ogni singolo luogodella nostra afflizione è diventato poi per noi luogo di celebrazione solenne: campagna, deserto, nave, locanda, prigione. (citato da Eusebio di Cesarea, Historia Ecclesiastica VII, 22, 5).
MINUCIO FELICE (inizi III secolo)
Credete anche che noi non abbiamo templi ed altari e che così occultiamo gli oggetti del nostro culto. Perché dovremmo noi formarci un'immagine materiale di Dio, quando inultima analisi l'uomo stesso è proprio l'immagine materiale di Lui? Ovvero che tempio gli dovremmo innalzare se neppure il inondo tutto che è opera delle sue mani non lo può contenere (1 Re 8, 27)? [...] Ecco i nostri riti, queste sono le offerte che presentiamo a Dio!
Per noi più uno è giusto e più è religioso. Noi non vediamo e non mostriamo agli altri l'Iddio che adoriamo; ma pur non vedendolonoi lo sentiamo ed in Lui crediamo (l Tim 6, 16). (Octavius 32).
Il fondamento evangelico.
Mt 18, 20: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». Lc 22, 19-20: «Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questocalice è la nuova alleanza nel mio sangue,
che viene versato per voi”». Cfr. 1 Cor 11, 24. Gv 4, 20-21: La samaritana gli disse: «I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare. Gesù le dice: “Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre».
Il divieto biblico Lv 26, 1: «Non vifarete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore vostro Dio». Cfr. Dt 6, 13ss e Sal 96. Sap 15, 4-6: «Non ci indusse in errore né l’invenzione umana di un’arte perversa, né la sterile fatica dei pittori, immagini deturpate di vari colori,la cui vista provoca neglistolti il desiderio, l’anelito per una forma inanimata di un’immagine morta.Amanti del male e degni di simili speranze sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli».
ORIGENE (185-253)
Come tra gli scultori e i pittori ce ne sono alcuni che realizzano capolavori meravigliosi, per esempio Fidia e Policleto tra gli scultori, e Zeusi e Apelle tra i pittori, e altri creano opere meno belle,[...] così esistono statue del Dio supremo di sì perfetta fattura e sì compiuta scienza, ma non c'è paragone tra lo Zeus Olimpico scolpito da Fidia e l'uomo scolpito a immagine di Dio creatore. E certamente l'immagine più bella e di gran lunga superiore a qualsiasi altra immagine della creazione è quella realizzata nel nostro Salvatore stesso, che disse: Il Padre è me. (Contra Celsum VIII, 18)
Lavia simbolica
CLEMENTE ALESSANDRINO (150ca-215ca)
I nostri sigilli debbono recare l’effige di una colomba, di un pesce, di una nave con le vele al vento, di una lira, lo strumento di cui si serviva Policrate, o di un’ancora, che Seleuco fece incidere sul suo anello. Se in essi è inciso un pescatore, è per ricordarci gli apostoli e i bambini salvati dall’acqua. (Pedagogo III, 11, 59).
II. LA...