Etytyet

Genova , é una citta che non ha molta poverezza. Baraccopoli:quartieri poveri, case abusive.



[pic]


Dopo la lettera di Don Valentino Porcile, parroco di Cornigliano, preoccupato per i suoiparrocchiani vittime degli zingari, si è pronunciata Marta Vincenzi con l’idea di costruire un nuovo centro nomadi, dove ancora non si sa. Il parroco lamentava il fatto che, nonostante l’aiuto chelui stesso e la comunità, hanno offerto nei confronti dei Rom, purtroppo devono difendersi dalle aggressioni e dagli atteggiamenti di sfida. E’ una situazione invivibile, dovuta anche al fatto che aGenova pullulano campi nomadi improvvisati, vere e proprie baraccopoli, come in piazzale Kennedy o sotto le volte della ferrovia della Fiumara.
L’idea del sindaco è quella di costruire un nuovo campoattrezzato con acqua, scarichi fognari, ingressi controllati e iniziative di integrazione; tuttavia non c’è stata alcuna risposta positiva da parte dei presidenti dei Municipi. Una bella idea, manessuno vuole i Rom nel suo quartiere. Intanto il cardinal Bagnasco ha criticato il modo “mediatico” in cui don Valentino si è esposto per i suoi parrocchiani.
Cornigliano: sgomberata una baraccopoliabusiva
Le costruzioni di legno e lamiera sono state distrutte dalle ruspe mentre i quindici minori identificati sono stati affidati ad una comunità del centro città

[pic]



Sono circa uncentinaio i rom che, nella giornata del 29 marzo, hanno dovuto lasciare la riva del torrente Polcevera dove ormai da diverse settimane avevano dato vita ad una vera e propria baraccopoli. L’accampamento, dopol’intervento degli uomini della Polizia Municipale, è stato distrutto dalle ruspe per evitare che le baracche potessero essere rioccupate.

Durante lo sgombero sono stati individuati anche quindiciminori, immediatamente affidati ad una comunità genovese. Gli adulti, tra cui alcune donne e qualche anziano, hanno dovuto lasciare l’area. Molti di loro si sono allontanati dal capoluogo ligure...