Farinata Degli Uberti

Le due fazioni politici presente nella Divina Commedia

Il Canto Xº dell’Inferno non si può capirlo se prima non si chiarisce sul piano storico politico, chi fu Farinata degli Uberti e perche Dante lo stima.

I.- Manente degli Uberti, una personalità di spicco.

Noto come Farinata per via dei suoi capelli biondo platino, figlio di Jacopo degli Uberti, appartenente a una delle famigliefiorentine più antiche e importanti. La data di nascita è sconosciuta. Visse a Firenze nei primi decenni del Secolo XIII, mentre la città era tormentata da continue discordie interne tra guelfi (i sostenitori papali) e ghibellini (i sostenitori dell'imperatore). Nobile ghibellino per eredità, grande politico per amore alla sua patria Firenze.

Già nel 1239 Farinata si pose a capo della sua fazione diparte ghibellina e svolse una parte di primo piano nella cacciata dei guelfi avvenuta nel 1248. Nello stesso anno, l’Imperatore Federico II mandò a Firenze per abbattere la potenza dei guelfi, 1600 cavalieri tedeschi a sostegno degli Uberti; per cui i ghibellini, poterono prendere nelle loro mani il potere e si fecero oppressori del popolo, scacciando i principali capi dei guelfi.
Nel 1250, conla morte di Enzo, figlio di Federico II, i popolani tolsero ai ghibellini il potere e richiamarono i guelfi qhe erano in essilio, costituendo un governo detto di "primo popolo". Alla scoperta della congiura dei ghibellini contro il nuovo governo, furono condannati a morte tutte le famiglie ghibelline, tra queste, gli Uberti che si essiliarono a Siena nel 1258.
Nel essilio, Farinata con l’aiuto diManfredi (figlio di Federico II), si diede a preparare la rivolta della sua fazione. Riceve un rinforzo di 800 cavallieri tedeschi, e il 4 settembre 1260, combatterono alla battaglia di Montaperti, dove si erse sopra a tutti il valore militare di Farinata vincendo ai guelfi. La strategia che fa il trionfo a Farinata è stata quella di infiltrare alcuni elementi di fede ghibellina all’interno delletruppe guelfe.
Poco dopo, nella dieta di Empoli, si riunirono i vincitori ghibellini per decidere la sorte dei capi guelfi e della città di Firenze. In questa oportunità, Farinata dimostra il suo amore alla patria, insorgendo a viso aperto contro la proposta dei deputati di Pisa e di Siena, che vogliono distruggere la città. La proposta così cade. E cosi, i ghibellini tornano a Firenze, e neuscirono i capi guelfi.

Farinata muore a Firenze nel 1264, due anni prima della battaglia di Benevento che segna il definitivo tramonto della potenza sveva in Italia, la parte guelfa riprende il potere e i ghibellini furono scacciati senza mai più tornare in città.
Gli Uberti, come parte dell'élite ghibellina, sono poi esiliati. Le sue case sono stati incendiate e distrutte, anche per impedirele sue ricostruzione, sulla loro area si costruisce la Piazza della Signoria. Nel 1274 conclusa la pace tra Siena e Firenze, gli Uberti che erano rifuigiati alla prima, dovrebbero di nuovo fuggire, e vagarono in diverse parti d’Italia. Gli Uberti, comunque, vengono esclusi da qualsiasi ammistia. Da questa dispersione hanno originie nuove famiglie, per esempio, Lapo, figlio di Farinata, vienenominato dall’Imperatore Enrico VII, suo vicario a Mantova.
Anche dopo morti dovevano subire un'ulteriore vendetta da parte della fazione rivale dei guelfi. Infatti nel 1283, 19 anni dopo la sua morte, i corpi di Farinata e sua moglie Adaleta subirono a Firenze un processo pubblico per l'accusa (postuma) di eresia dall’inquisitore lucchese Fra Salomone. Per l'occasione i loro resti mortali, sepoltiall'epoca nella chiesa fiorentina di Santa Reparata (oggi l’attuale Duomo di Firenze), sono riesumati per la celebrazione del processo, conclusosi poi con la condanna. Quindi tutti i beni lasciati in eredità da Farinata vengono confiscati agli eredi.

La fondatezza dell'accusa d'eresia non è certa ancora oggi, l'accusa mossa alla fazione ghibellina di Firenze, per la quale vengono considerati...