Genova Estetica Della Citta
Vedute immaginarie di Genova Chi voglia leggere Genova come opera d’arte dovrebbe scendere alla stazione di Brignole, davanti alla quale, subito al di là di un grazioso giardino pubblico, vedrebbe una piazza monumentale moderna inquadrare un arco trionfale, la piazza della Vittoria realizzata – la sua architettura lo racconta subito – neglianni Trenta del secolo scorso, e sottolineata sullo sfondo, a sinistra, da una grandiosa passeggiata diritta verso il mare.
Questa piazza è in qualche misura stupefacente, perché non ve ne è di così ampia in tutta Europa in quel medesimo periodo e forse neppure nei secoli precedenti – place Bellecour a Lione o place des Quinconce a Bordeaux – e costituisce il tassello più rilevante di unasequenza avviata nell’Ottocento con una grandiosa croce di strade.
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Il braccio minore – ortogonale alla piazza e a sinistra per chi guardi la fotografia di piazza della Vittoria – è la strada principale di questo settore cittadino, ritmata da un grande square e da una chiesa e resa trionfale dalla lontana fontana in piazza Tommaseo, mentre il braccio maggiore è invece un largo boulevard dicalibro variabile, tematizzato a mare da una passeggiata - la più recente versione marina delle passeggiate del periodo classico – e a monte dal fondale prospettico costituito da un edificio scolastico, oltre il quale lo concludono con ritmo invece grandioso lo stadio e il cimitero monumentale (che nella pianta per ora non vedremo).
La passeggiata accanto a piazza della Vittoria e lapasseggiata a mare, corso Italia Come a Lione, è un disegno molto caratterizzato e in qualche modo suggerito dalla presenza di un fiume a contenere, alla fine del Settecento, la possibilità di un ampliamento graduale, sicché nei primi decenni del secolo successivo matureranno in entrambe queste città piani regolatori fondati, oltre il fiume, su una croce di boulevard.
Le sequenze di Genova e quelle diLione La peculiarità di queste due città consiste nell’aver concentrato il proprio futuro in una sola grande croce di strade, mentre le città europee hanno quasi tutte avuto nell’Ottocento piani regolatori, spesso assai ben disegnati, che ampliavano la città
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in tutte le direzioni – come Milano – oppure, costrette da un ostacolo naturale, a ventaglio, come Siviglia o Bordeaux. Lo schema èa Genova e a Lione il medesimo, una nuova passeggiata au bord de l’eau – che contrappunta quella esistente - e una grande piazza a cerniera con la città: ma il contrappunto è a Lione affidato a due piazze simmetriche, tematizzate da una chiesa, mentre a Genova è sottolineato soprattutto da boulevard e da piazze. Il braccio maggiore è contrappuntato da una sequenza parallela che ha al centropiazza Tommaseo con verso il mare un grande square e verso il monte la piazza di una chiesa, a sua volta fondale di una strada trionfale che contrappunta verso il monte il braccio minore tematizzato verso il mare da un’altra minore sequenza parallela, con due piazze ai capi, da un lieve boulevard prima della passeggiata a mare, a sua volta arricchita dalla nuova fiera e da una spettacolare piazzamoderna, piazza Rossetti: un disegno molto più variegato e vigoroso di quello lionese.
Avenue du Maréchal de Saxe e cours Roosevelt a Lione
Le due piazze di Lione
Il braccio minore e quello maggiore della croce di strade genovese, con la strada trionfale
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piazza Rossetti A Genova è la concezione così nitida e grandiosa a sorprenderci, a indurci a rintracciarne le radici più lontano,perché in qualche misura l’intensità delle intenzioni estetiche resta nel tempo costante: e più lontano vuol dire poi più lontano nello spazio ma anche, qui, nel tempo. Ora, se ci avviciniamo al nucleo più antico della città risalendo dal braccio minore della croce di strade, ne vediamo la sequenza, oltre piazza della Vittoria, proseguire nella strada principale della città, via XX settembre,...
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