Giuseppe Parini
Per quanto riguarda la sua vita politica, possiamo dire che Parini appoggia il riformismo illuminato di Maria Teresa, imperatrice d’ Austria. Nel 1780 quest’ ultima muore e diventa imperatore il figlio Giuseppe II. Il poeta dasubito non approva le riforme di Giuseppe II. Così facendo si allontana dall’ impegno sociale e politico. Con la Rivoluzione francese si riavvicina alla politica, in quanto è a favore dei princìpi di libertà e di uguaglianza. Infatti nel 1796 entra a far parte della nuova Municipalità, ma dopo tre mesi lascia l’ incarico, in quanto non tollera gli abusi e le sopraffazioni dei francesi.
GiuseppeParini muore il 15 Agosto del 1799.
Giuseppe Parini da piccolo ha vissuto in ambiente rurale, ed è proprio in quest’ ambiente che il poeta ha imparato il rigore morale, il valore della famiglia, la forza del carattere, il senso autentico della religione.
Ma la prima formazione letteraria risale agli anni della scuola. Agli stessi anni risale la sua prima opera “Alcune poesie di Ripano Eupilino”in cui si può notare il suo classicismo. Infatti Parini tende ad imitare il pensiero e lo stile degli antichi autori latini.
Nel 1753, l’ anno in cui viene ammesso all’ Accademia dei Trasformati, comincia ad interessarsi agli argomenti filosofici, politici, sociali.
Inoltre il poeta ha l’ occasione di entrare a contatto con le famiglie dell’ alta società milanese, e di conseguenza viene acontatto con grandi artisti. Parini ne apprezza il buon gusto, la raffinatezza, l’ eleganza.
Il pensiero di Parini si fonda su tre pilastri ideologici: il Cristianesimo, l’ Illuminismo e il classicismo.
Il Cristianesimo di Parini è un Cristianesimo aperto e liberale, una religione fondata sulla natura e sulla ragione. Inoltre non condivide tutti gli aspetti della Chiesa Cattolica, ad esempio sioppone all’ Inquisizione. Per questo possiamo dire che la sua religiosità è tutta spirituale.
Un’ altro pilastro ideologico è l’ Illuminismo. Di questo movimento culturale Parini ne accoglie soprattutto il principio fondamentale dell’ uguaglianza di tutti gli uomini.
Inoltre Parini sente la necessità di profonde e radicali trasformazioni a livello sociale ed economico. Egli affida il ruolo di guidaalla nobiltà, in quanto ne ha apprezzato l’ eleganza, la raffinatezza e il buon gusto.
Elemento centrale della cultura di Parini è, infine, l’ amore per i classici, di cui ne apprezza l’ ordine, la chiarezza e il rigore formale.
Per comprendere la poetica di Parini può esserci utile il documento da lui stesso scritto, il Discorso sopra la poesia. In questo documento si può notare subito l’accettazione delle nuove idee illuministiche. Ma Parini muove da un’ esigenza ancora di tipo arcadico: egli vuole mantenere i principi del buon gusto. Infatti, per Parini, come per altri classicisti arcadi, lo scopo della poesia non può essere l’ utile o l’ educazione, ma il diletto. Molto importante è quindi la bellezza, che secondo Parini è qualcosa di concreto e positivo, che i nostri sensi...
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