Guerra Fredda Nel Cinema

Elaborato di Maria Principalli
Marticola 10026685
Facoltà di Lettere curriculum Moderno.

Cinema e Guerra Fredda‏

In questo ciclo di seminari abbiamo analizzato la “guerra fredda” e compreso meglio le dinamiche della tensione tra le due potenze in contrasto (USA e URSS) che non si risolsero mai in un vero conflitto militare diretto. Infatti sebbene in quegli anni furono combattutediverse piccole guerre non ci fu mai uno scontro armato tra i due grandi blocchi che si limitarono ad influenzare l'esito di questi conflitti.
Grazie alla visione dei film programmati per questo seminario abbiamo sviscerato l'evoluzione di un conflitto atipico, combattuto con le armi della propaganda ideologica, lo spionaggio e la corsa agli armamenti (prevalentemente nucleari)! Quest'ultima anzi fumadre della falsa pace che caratterizzò questo periodo storico, una pace retta prevalentemente dalla paura di un conflitto nucleare.

Proprio a tal proposito abbiamo visionato “Il dottor Stranamore”, un film del 1964 diretto da Stanley Kubrick, liberamente tratto dal romanzo “Allarme rosso” di Peter George. La storia narra le vicende del folle generale Ripper dell'aviazione americana nelladelirante convinzione di salvare il mondo dalla minaccia comunista ( in realtà spinto dalla frustrazione dovuta alla sua impotenza sessuale) e di come riuscì ad innescare una serie vicende che porteranno all'esplosione di un ordigno nucleare.

Abbiamo visto “Il terzo uomo” un noir inglese del 1949 diretto da Carol Reed e la partecipazione attoriale di Orson Welles. L'ambientazione che ci vienemostrata è quella di Vienna all' indomani dalla guerra. Vienna non presentò uno scenario troppo diverso da quello che avrebbe potuto mostrarci la Berlino in quegli anni, una città profondamente distrutta materialmente e asfissiata dallo strettissimo controllo poliziesco.

Tema simile anche ne “Le vite degli altri” più recente (1984). Bellissimo film che fortunatamente avevo già visto, ci mostra inche modo operasse la Stasi (organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania Est) nella raccolta di informazione nella vita dei cittadini e degli intellettuali dell'epoca, anche nei momenti più intimi tramite l’uso di microspie. Si narra di un integerrimo generale devoto alla causa comunista che nello spiare la vita di un drammaturgo scopre la sensibilità di un uomo innamorato dell'arte edi una donna costretta alla “prostituzione” per avere la protezione necessaria per continuare recitare. Poi il dramma del suicidio di chi non può più lavorare (un caro amico del protagonista). Sarà proprio il suicidio dell'amico a convincere lo scrittore alla cospirazione.. che non verrà denunciata dal generale, anzi, comequest’ultimo, risvegliato nel suo lato più umano ne diventa complice eanonimo protettore.

“The Manchurian candidate” è un film del 1962. Uscì in Italia con il titolo “Và e uccidi”, (Tratto dal libro “The Manchurian Candidate” di Richard Condon) tratta il tema del lavaggio del cervello. I personaggi di questa storia sono dei reduci della guerra di Corea, perseguitati nel sonno da incubi che scopriremo poi, essere dei ricordi,. Scopriremo che le menti dei soldatierano state manipolate dai comunisti per uccidere i candidati alla presidenza degli Stati Uniti e sovvertirne l'ordine. Oltre la critica contro il comunismo emergerà anche la critica contro gli stessi Stati Uniti che assunsero un atteggiamento delirante contro chi fosse anche solo sospettato di essere comunista, atteggiamento che assumerà spesso i caratteri di una vera e propria persecuzione.Ricordiamo infatti le Black list di Hollywood, a causa delle quali attori, registi, sceneggiatori musicisti in un clima di estrema censura ideologica si videro negata la possibilità di continuare a lavorare qualora fossero iscritti al partito comunista americano e non solo, anche esser semplicemente simpatizzanti per quest' ultimo risultò fatale, una vera e propria caccia alle streghe (Maccartismo)....