Il Discorso Del Re

COMPITO FINALE SECONDO MODULO
Di Valerio Guerriero

IL DISCORSO DEL RE
Il film, oggetto della mia analisi , è Il Discorso del Re(Tom Hopper, 2010). Protagonista dell’opera di Hopper è “Bertie”, duca di Yorke e secondogenito di Re Giorgio V, afflitto sin dall’infanzia da una grave forma di balbuzie che gli aliena laconsiderazione del padre, il favore della corte e l’affetto del popolo inglese. Obbiettivo del protagonista è quello di superare questo handicap sia per poter esercitare pienamente la sua leadership sia perrisultare credibile presso i suoi sudditi.
Il film si apre sulle dolci note di un pianoforte. È un’overture che introduce lo spettatore alla cerimonia di chiusura dell’Empire Exhibition di Wembley ,avvenuta a Londra nel 1925. Il primo piano di un microfono. “ Qui è la BBC National Programme, annuncia il presentatore, Sua Altezza Reale il Duca di York leggerà un messaggio di suo padre Sua MaestàRe Giorgio V”. Il Duca di York entra in scena. Ha il viso tirato. E’ angosciato, teso. La moglie Elisabeth cerca di fargli coraggio. “Tre lampi , poi rosso fisso e siete in diretta”. Al segnaleconvenuto, il silenzio. Bertie, sudato, fissa terrorizzato il microfono. Fra gli sguardi attoniti e impazienti della folla, il Duca di York comincia ad emettere qualche parola, ma fra pause e sillaberipetute, il suo discorso risulta incomprensibile. È questa la premessa. Questa scena iniziale assolve a due funzioni. Ci introduce il protagonista e mostra con evidenza il suo conflitto: lui contro labalbuzie. Quindi, abbandonarsi all’idea di non essere in grado di comunicare oppure lottare e porre rimedio al suo handicap?
Primo atto: il Duca di Yorke, spinto dalla moglie consulta varispecialisti. Scoraggiato chiede alla consorte di non tormentalo più. Elisabeth gli chiede un ultimo sforzo. Ecco che entra in scena Lionel Logue, un tipo eccentrico e dai metodi non convenzionali. Bernie si...