La regione del Quichè a nord del Guatamala è abitata dalle comunità indigene maya Ixiles. Durante la guerra civile, che ha martoriato il paese a partire dagli anni sessanta, sulle montagne del Quichèsi è consolidata una forte resistenza ai governi golpisti che si sono alternati fra il 1954 ed il 1996, anno della firma degli accordi di pace. Per questa ragione, le comunità Ixiles hanno pagato unprezzo altissimo, 114 massacri perpetrati dall’esercito per un numero imprecisato di vittime. Nonostante la guerra sia finita da tempo la repressione e la marginalizzazione politica delle comunitàcontinua. Oggetto del contendere oggi, sono le risorse naturali di cui la regione è molto ricca e la crescente presenza di multinazionali intenzionate a tutti i costi a ricavarne profitti. In questacorsa all’accaparramento vi sono anche responsabilità italiane. Nel 2005 Enel Green Power ha iniziato la costruzione della centrale idroelettrica di Palo Viejo nel territorio di San Juan Cotzal. Si trattadi un impianto di 84 MW localizzato dentro la Finca San Francisco, un enorme latifondo della famiglia Broll che nell’ultimo secolo, approfittando anche del caos della guerra civile, si è allargato adismisura sottraendo migliaia di ettari alle comunità indigene e contadine della regione. Dentro la finca si produce caffè destinato al mercato internazionale, ai lavoratori vengono pagati tre euro emezzo per ogni cento chili di caffè.
La costruzione dell’impianto è iniziata senza alcuna consultazione delle popolazioni locali. Una chiara ed evidente violazione del diritto internazionale. Ladichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni e la convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro prevedono, infatti, il diritto di consultazione previo ed informatodelle comunità per tutti i progetti che insistono sul loro territorio. Questo diritto è costantemente calpestato da imprese, governi e istituzioni internazionali, non solo in Guatemala. ENEL ha...
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