Il Turismo Gastronomico

IL TURISMO GASTRONOMICO
Negli ultimi anni ha iniziato ad affermarsi una nuova forma di turismo culturale ovvero il turismo gastronomico. Il turismo enogastronomico identifica il cibo e il vino di una determinata regione come espressione della sua cultura e, quindi, come attrazione turistica. In questo contesto il cibo è visto come un’attrazione e non come necessità nutritiva. I piatti tipici,quindi, possono essere tradotti in vere e proprie attrazioni turistiche e utilizzati per costruirvi intorno degli eventi quali sagre e festival alimentari. Oggi, tra le motivazioni alla base del turismo culturale, oltre all’interesse per la storia e l’arte, va incluso quello per le tradizioni di una località. La nascita e la diffusione del fenomeno risale al 1841 con la pubblicazione della guida diValery “L’Italie confortable, manuel du touriste”;mentre la prima guida italiana viene pubblicata nel 1931 a cura del Touring Club Italiano “Guida gastronomica d’Italia”. Una tappa importante che delinea i canoni dell’odierno turismo gastronomico si ha con la pubblicazione nel 1971 di “Vino al vino” di Mario Soldati. Negli anni Ottanta dello scorso secolo nascono movimenti culturali quali SlowFood e Gambero Rosso. Negli ultimi anni, il consumatore ha imparato a riconoscere la qualità dei prodotti agroalimentari che spesso riportano marchi di qualità territoriale come Dop, Doc, ecc. Il turista gastronomico è un soggetto che ha tra i 26 e 45 anni che si sposta in macchina. Si divide in due gruppi: gastronauta e foodtrotter. Il gastronauta di età compresa tra i 30 e i 50 anni; viaggia ilsabato e la domenica per raggiungere località vicine ;limita la visita ad un solo giorno; si sposta solo o con la famiglia. Il foodtrotter ha età compresa tra i 30 e i 50 anni; soggiorna nella località almeno 2-3 giorni. A questi due segmenti principali si aggiunge il gastronauta che è un soggetto motivato da un evento quali: festival, sagra, fiera; i neofiti sono coloro che non hanno alcunapreparazione sull’argomento; gli specializzati che possiedono una cultura ampia in materia ;i tecnici che hanno un ricco bagaglio di conoscenze tecniche; gli amatori del Bien vivre; gli sportivi; gli studenti; i consumatori; ecc. Il prodotto turistico deve soddisfare i desideri, i bisogni, le aspettative della domanda. Gli operatori dell’offerta quindi, devono cercare di soddisfare nel modo piùcompleto le richieste espresse dalla clientela. Nell’organizzazione e nello svolgimento di un’esperienza turistica culturale, l’elemento gastronomico può essere principale oppure un fattore che caratterizza la vacanza. Non ci sarebbe modo migliore di promuovere una destinazione turistica se non quella di permettere ai clienti di toccare con mano la validità del prodotto turistico prima dell’acquistodel viaggio. Ed è in questo momento che entra in azione l’educational. L’educational è un viaggio promozionale proposto gratuitamente ai giornalisti o altre figure in grado di influenzare e indirizzare direttamente o indirettamente le scelte d’acquisto dei clienti. L’organizzazione di un educational è un’operazione complessa e richiede alcuni accorgimenti quali: andrebbe organizzato inconcomitanza con un evento; i partecipanti vanno ospitati gratuitamente; l’accompagnatore e le guide devono essere professionali e conoscere bene la zona; bisogna mantenere vivi i contatti con gli ospiti attraverso la spedizione di una newletter sulle novità. Una visita guidata deve essere progettata, organizzata in modo minuzioso. L’azienda che accoglie un gruppo di persone deve rispondere ad alcunecaratteristiche che riguardano la struttura, il personale, l’atmosfera. La visita deve coinvolgere tutti gli ambienti coinvolti nella produzione fino a quelli preposti alla degustazione. La degustazione è una fase della visita che non deve mancare. Poi, si deve considerare anche quale altro ambiente da visitare il paesaggio che circonda l’azienda. Importante è anche il materiale informativo da...