Kant e Il Trascendentale
In Kant il terminetrascendentale passò a significare il meccanismo "formale" della conoscenza, prescindendo dal contenuto di essa: cioè vuole spiegare non che cosa conosciamo ma come avviene la conoscenza. Ovvero designa laricerca dei presupposti teorici che rendono possibile la conoscenza.
La conoscenza per un aspetto è passiva in quanto si basa su dati sensibili che noi acquisiamo passivamente ma, per altro verso èattiva, poiché noi siamo dotati di "funzioni trascendentali", di modi di funzionamento del nostro intelletto che automaticamente si attivano nel momento stesso in cui riceviamo i dati sensibili. Nel casocioè del primo grado del conoscere, l'intuizione, noi mettiamo istantaneamente in opera le funzioni di spazio e tempo; cioè discriminiamo, selezioniamo attivamente i dati sensibili nello spazio e neltempo.
Questi modi di funzionamento della conoscenza sensibile non sono un'attività ulteriore che noi mettiamo in esecuzione, ma appartengono al modo di essere del nostro stesso intelletto. Kant diceche le funzioni trascendentali hanno le caratteristiche di "necessità", poiché la nostra ragione le mette necessariamente in azione, per cui anche se volessimo non potremmo fare a meno di usarle, e di"universalità" perché appartengono a tutti gli uomini dotati di ragione. Quindi queste funzioni, spazio e tempo, (nel caso dell'intuizione), sono da sempre presenti prima ancora di ricevere il primodato sensibile, in quanto non sono altro che il modo di funzionare della nostra ragione. Infatti entrano subito in azione non appena si riceve il primissimo dato sensibile.
Le funzioni trascendentalinon sono gli "universali" ricavati dall'esperienza, perché esse sono presenti prima dell'esperienza e non vanno neppure confuse con le idee innate le quali si presentano dotate di un contenuto...
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