La Contrattazione Collettiva

Introduzione

Nell’attuale contesto sociale, sempre più incerto a causa della perdurante crisi economica, la figura del lavoratore è certamente una tra le più deboli e meritevoli di tutela. Intempi come quelli attuali, caratterizzati dalla recessione e dall’incapacità del sistema nel suo complesso di sfruttare appieno i fattori produttivi, riveste un’importanza fondamentale la riaffermazionedi alcuni principi elementari relativi alla figura del lavoratore. Nelle pagine che seguono si cercherà di tracciare un percorso logico che, partendo dai principi che i Padri Costituenti hanno ritenutodi dover inserire nella Carta del 1948, andrà ad affrontare alcune tra le più imporanti tematiche sviluppatesi negli anni successivi. Non si può non iniziare la trattazione, quindi, dal fondamentaleenunciato contenuto nel primo articolo del nostro testo Costituzionale. Ovviamente, il diritto al lavoro è strettamente connesso al diritto ad un giusto salario: tale principio trova accoglimentonell’art. 36 Cost, che esplicitamente fa riferimento ad una “retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro”. Parallelamente alla definizione ordinaria di salario, sarà successivamenteanalizzato il fenomeno da un punto di vista strettamente economico, con una particolare attenzione all’interpretazione e alla spiegazione fornitaci dalla teoria marxista. Una volta fornite le varieaccezioni dell’espressione “salario” ed esposte le varie categorie in cui esso può essere suddiviso, si affronterà lo spinoso argomento della contrattazione collettiva, da sempre oggetto di attenzionelegislativa e di profonde e conseguenti disquisizioni dottrinali e giurisprudenziali. Nell’avvicinamento a questa delicata tematica verrà adottato un approccio metodologico “scolastico”, partendo dalledefinizioni e tracciando un succinto quadro storico dell’evoluzione della materia. Si giungerà così, in maniera naturale, ad analizzare gli ultimi sviluppi legislativi, la figura generale del...