La interculturalità secondo raimon panikkar

Il dialogo come rischio esistenziale e responsabilità intellettuale L’interculturalità secondo Raimon Panikkar di Fulvio C. Manara * in Identità, cultura, intercultura, a cura di G. Cannarozzo, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2009, pp. 71-94.
Più che mai qui ci appare evidente la precarietà delle nostre parole. La filosofia interculturale appare come un’epifania di speranza. RAIMON PANIKKAR 1In questo breve saggio mi avventuro sconsideratamente in una presentazione della figura di Raimon Panikkar, ed una prima generalissima esplorazione di alcune opere in cui egli affronta le tematiche dell’interculturalità e del dialogo interculturale. L’obiettivo che mi pongo è indicare, senza alcuna pretesa di completezza, alcuni elementi di un contributo fra i più stimolanti e significativi inquest’area non solo di studi, ma di esplorazione esperienziale. 1. Identità plurale e biografia intellettuale e spirituale, ovvero il rischio esistenziale Nato il 3 novembre 1918 a Barcellona da madre spagnola e cattolica, e da padre indiano hindū, Raimon Panikkar partecipa di una pluralità di tradizioni: indiana ed europea, hindū e cristiana, scientifica ed umanistica. Suo padre era unindustriale indiano, che aveva studiato ingegneria chimica in India e in Gran Bretagna e si era radicato in Catalogna, dove ha incontrato quella che sarebbe stata sua moglie, una catalana, amante delle arti. Il suo cognome, Panikkar, identifica un titolo nobiliare del sud dell’India, e designa una casta malabar, nel Kerala. È fratello di Salvador Pániker, pensatore spagnolo, industriale, editore escrittore. Anche la sua carriera nel mondo dell’università e della ricerca testimonia una pluralità di percorsi e la plurivocità dei suoi interessi: si è laureato in chimica e in filosofia a Madrid, e successivamente in teologia, a Roma. Ordinato sacerdote cattolico nel 1946, ha lasciato l’Europa per l’India nel 1954, dove è stato ricercatore nelle università di Mysore e Varanasi. Ha insegnato poi culturaindica e religioni comparate, sociologia religiosa e filosofia della storia, storia della filosofia e filosofia delle religioni, a Madrid, a Roma, in America Latina, ad Harvard e a S. Barbara 2.
Docente di Pedagogia dei diritti umani. Facoltà di Scienze della Formazione Università di Bergamo. Risp.: Raimon Panikkar, Mito, Fede ed Ermeneutica. Il triplice velo della realtà, Milano, Jaca Book,2000, p. 340; e Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Milano, Jaca Book, 2002, p. 139. 2 Ha pubblicato più di una quarantina di volumi, in diverse lingue, e più di millequattrocento articoli sulla storia delle religioni, la teologia, la filosofia della scienza, la metafisica, l’indologia, le relazioni e il dialogo tra culture e religioni. Membro dell’Istituto Internazionale diFilosofia (Parigi), del Tribunale permanente dei popoli (Roma) e della Commissione dell’UNESCO per il dialogo interculturale, è presidente dell’organizzazione non governativa INODEP (Parigi) e del Center for Crosscultural Religious Studies (California), ed è membro di consigli scientifici e redazioni di numerose pubblicazioni accademiche, di alcune delle quali è stato anche fondatore. È stato visitingprofessor in più di cento università, in ogni angolo del mondo, ed ha tenuto conferenze in ciascuno dei cinque continenti (fra cui le famose Gifford Lectures, che condusse nel 1988-89 su Trinity and Atheism: The Housing of the Divine in the Contemporary World).
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Dal 1987 Panikkar vive a Tavertet, in Catalogna, sulle montagne alle spalle di Barcellona, dove continua la sua ricerca,l’esperienza contemplativa e l’attività culturale. Ivi ha fondato e presieduto un centro di studi interculturale, chiamato Vivarium, secondo un progetto basato sulla consapevolezza che i problemi della nostra epoca non vadano affrontati con gli strumenti di una sola cultura. Raimon Panikkar è riconosciuto come un’autorità internazionale nella spiritualità, nella storia delle religioni e nel dialogo...