La Letteratura Fantastica Contemporanea In Ispanoamerica

INTRODUZIONE

Il presente lavoro nasce dall'interesse maturato durante un percorso di studi ispano americani presso l'Università degli Studi di Torino, frequentato il secondo anno di scienze della mediazione linguistica, nella facoltà di Lingue e Letterature Straniere. La scelta di questo argomento è dovuta non solo alla passione verso le differenti sfumature della cultura dell'America del sud,ma anche e soprattutto verso la letteratura che ne deriva. In particolare si è desiderato approfondirne alcuni aspetti: il genere fantastico in primis, e a seguire la letteratura femminile. La condizione della donna nelle terre sudamericane, la loro emarginazione, l'oppressione a cui sono sottoposte, sono argomenti che si riflettono nella produzione di numerosi autori, e il genere fantasticorappresenta semplicemente il mezzo per approfondire e indagare queste realtà.
Si è cercato di organizzare questo elaborato a livello tematico.Nella prima parte di questa tesi si tratta il genere fantastico, le sue origini, i suoi sviluppi, le teorizzazioni dei più grandi letterati: si affronterà il problema della soglia e il fascino che il genere fantastico produce nel lettore. Si andrà poi piùspecificatamente ad indagare la nascita della letteratura femminile in una società costruita su basi maschiliste.
Nella seconda parte l'attenzione inizia a spostarsi sui testi. Il corpo della donna, oggetto di produzioni artistiche sin dall'antichità, viene stravolto e trasformato nella letteratura fantastica ispano americana. Verranno analizzate tre opere che affrontano questa tematica sotto aspettidifferenti: Las islas nuevas di María Luisa Bombal, Aremisa di Pía Barros, e Octavio el Invasor di Ana María Shua.
Nella terza parte l'analisi si sposta sui sentimenti più intimi della donna. Si parlerà del suo desiderio di evasione da una società che non la comprende, del suo rifugiarsi in un mondo interiore, più libero e sicuro: si analizzeranno El Árbol e La Última niebla di María LuisaBombal, Cornelia frente al espejo di Silvina Ocampo e Oriane, tía Oriane di Marvel Moreno (queste ultime due opere verranno studiate partendo dallo specchio e da ciò che questo oggetto può rappresentare).
Nell'ultima parte dell'elaborato verrà studiata l'immagine della donna da un punto di vista diverso, quello maschile: analizzeremo Circe di Julio Cortázar e El cuerpo di Héctor Chavarría.
CAPITOLO ILa Letteratura Fantastica

Considerato sia dal pubblico quanto negli ambienti accademici il genere d'evasione per eccellenza, il fantastico è stato, nel corso dei decenni, uno tra i più discussi dalla critica letteraria, ed è proprio per questo che tutt'ora non disponiamo di una definizione completa di ciò che questo tipo di letteratura rappresenta. Utilizzato per definire fattisoprannaturali, magici o inspiegabili, l'aggettivo fantastico è andato via via connotando un genere evanescente e difficile da circoscrivere.
L'origine della letteratura fantastica risale al XVIII secolo, quando in pieno Illuminismo, si verifica un cambiamento radicale di equilibrio nella relazione tra l'essere umano e l'irrazionale: dominato dalla ragione, l'uomo smette di credere nell'esistenza oggettivadi determinati fenomeni, si affida alla scienza, ed esclude dal suo pensiero tutto ciò che è sconosciuto, screditando la religione e rifiutando la superstizione come mezzo per indagare, spiegare e interpretare la realtà. Così, negando l'esistenza del soprannaturale, allo stesso tempo l'uomo lo converte in qualcosa di inoffensivo. Seppur il genere fantastico trovi le sue radici nel romanzo gotico, èpiù tardi, con la diffusione del Romanticismo, che raggiunge l'apice del suo splendore. Gli scrittori romantici indagano quegli aspetti della realtà e dell'io che la ragione non è in grado di spiegare, opponendosi alle idee scientifiche secondo le quali l'universo è una macchina governata da leggi prestabilite. Spinto dalla passione e dalla curiosità, l'uomo indaga terreni sconosciuti, abolendo...