La Violenza Di Sendero Luminoso

La violenza di Sendero Luminoso

“El peor temor, al fin y al cabo, es no confiar en las masas, es creerse indispensable, centro del mundo, creo que eso es, y si uno formado por el Partido con la ideología del proletariado, con el maoísmo principalmente, comprende que las masas hacen la historia, que el Partido hace la revolución, que la marcha de la historia está definida, que la revolución esla tendencia principal, se le esfuma el temor y solamente le queda la satisfacción de ser argamasa y, junto a otras argamasas, servir a poner cimientos para que algún día brille el comunismo e ilumine toda la Tierra.”

Molti sono stati gli uomini politici, gli intellettuali e gli artisti che si sono schierati dalla parte degli indios e dei più poveri durante i cinque secoli di conquista edominazione, più o meno evidente, del Perù. Alcuni hanno teorizzato, altri hanno combattuto, altri ancora, i più moderni, tentano di educare le masse a non discriminare. Alcuni, purtroppo, intraprendono “sentieri” meno diplomatici e senz’altro più violenti.
Il caso più eclatante è senza dubbio quello dell’organizzazione terroristica chiamata, appunto, Sendero Luminoso. I senderisti si autoproclamavanoun gruppo di stampo marxista-leninista-maoista. Da Marx adottarono la concezione della storia come una lotta tra poli opposti: in Perù, questa lotta sarebbe tra contadini e proletariato industriale contro i dominatori e cioè contro lo Stato, gli hacendados nelle campagne e i capitalisti nelle città. A Lenin si ispirarono per la costruzione, su modello russo, di un

partido de cuadros, selectosy secretos, una vanguardia organizada que impone por la vía de las armas la “dictadura del proletariado”

In Mao Tsedung, infine, credettero di trovare punti in comune con la sua ideologia di far partire la lotta dalle campagne. In Europa, nel XIX e XX secolo, la campagna aveva ceduto il posto alle industrie. Nella Cina di Mao, invece, resisteva il sistema semifeudale delle campagne. Peradattare il comunismo alla situazione cinese, Mao pensò che la lotte dovesse iniziare proprio dalle campagne e che gli attori protagonisti della rivoluzione dovessero essere i contadini e non il proletariato. Sendero Luminoso adottò, in parte, questa ideologia. Ma ci fu un altro aspetto maoista a cui i senderisti si ispirarono e cioè che la violenza fosse inevitabile per la rivoluzione. Questo distingueSendero dagli altri partiti di sinistra peruviani che seguirono il filone russo.
Il conflitto armato del Partido Comunista del Perú, Sendero Luminoso (PCP-SL), ebbe inizio nel 1980 e si placò nel 1992 con la cattura del leader di Sendero, Abimael Guzmán. Il 17 maggio del 1980, alla vigilia delle elezioni presidenziali, Sendero Luminoso dette fuoco ad alcuni seggi elettorali a Chuschi, un paesedella provincia di Ayacucho, quella che ha più sofferto della violenza del movimento. Fu il primo atto terrorista e Sendero cominciò ad avere una risonanza in tutta la provincia, anche arruolando militanti contadini attraverso torture e uccisioni. Altre azioni terroristiche importanti sono state l’assalto al carcere di Ayacucho con l’uccisione di vari poliziotti e la liberazione di detenutisenderistas, vari attacchi con auto-bomba davanti a obiettivi strategici come il Palazzo del Governo e il Palazzo di Giustizia, attentati contro personaggi politici, dirigenti sindacali, autorità statali, sacerdoti cattolici e pastori protestanti perché nei loro sermoni e nelle loro prediche denunciavano il partito e la sua dottrina. Se in un primo momento Sendero ottenne l’appoggio dei contadini e degliindios, fu dopo le uccisioni di massa e la mancanza di rispetto per la cultura indigena e le sue istituzioni che l’entusiasmo iniziale andò piano piano affievolendosi.
La reazione dei governi e delle forze armate non fu meno violenta e si innescò, così, una guerra civile e a pagarne le spese furono i cittadini comuni. Furono commessi errori di strategia che miravano a distruggere il nemico...