Le pedagogie del 900

LE PEDAGOGIE DEL 900

Il Novecento secolo di capolinea e secolo di svolta in ogni attività umana.
Secolo dei totalitarismi, democrazia, delle masse, della scienza e della tecnica, la diffusione della cultura di massa, l'emancipazione delle donne, la globalizzazione, il capitalismo, l'Olocausto.
Sul piano pedagogico 3 sono state le innovazioni + significative:
1) l'affermarsi delle scienzedell'educazione
la pedagogia si è emancipata dalla filosofia e diventa scienze dell'educazione, saperi che dalla biologia alle varie scienze umane si incrociano con la pedagogia.
2) il costituirsi della pedagogia critica
ped. non ridotta alle scienze umane ma mantiene un legame con la fisolofia intesa
come forma del pensiero critico
3) lo sviluppo della pedagogia sociale
settorefondamentale che verte intorno alle emergenze, ai bisogni educativi della
società attuale.
I fattori che hanno reso centrale il ruolo della pedagogia sono:
- l'alfabetizzazione
- la cultura di massa (probl. ped. in quanto omologa e rende subalterni)
- educazione per tutta la vita

L'ATTIVISMO: didattica del fare
Voce della pedagogia fino agli anni 50 del 900, che lascia il segno nella scuolacontemporanea e nella ped. attuale.
Un moviemnto internazionale (sopratutto europeo e nord-americano) ed ha realizzato un rovesciamento radicale nell'educazione, ponendo al centro
1) il bambino con i suoi bisogni e le sue capacità
2) il fare che deve precedere il conoscere (dal globale al distinto)
3) l'apprendimento tramite l'ambiente
In questa tradizione la scuola si pone comeistituzione-chiave della società democratica: si apre alle masse e si basa su un forte libertario dando vita a sperimentazioni didattiche fondate sul primato del "FARE".
LE SCUOLE NUOVE E L'EDUCAZIONE ATTIVA
Tra il 1890 e il 1930 nascono le < scuole nuove> esperienze educative in contrasto con la scuola tradizionale, di diffusione sopratutto in Europa occidentale e negli Stati uniti. Determinantefurono le scopert edella psicologia sulla psiche infantile, x cui l'inf. viene vista come un'età pre-intellettuale e pre-morale. Attività del fanciullo: è spontaneamente attivo, deve essere liberato dai vincoli dell'ed. familiare e scolastica e poter esprimere liberamente le sue inclinazioni. Ecco perchè SCUOLA ATTIVA: il fanciullo apprende attivamente e spontaneamente a contatto con l'ambienteesterno e attraverso la manipolazione.
La scuola nuova è anche una voce di protesta contro la società industriale e tecnologica, e promuove ideale di democrazia e libertà.
LE PRIME SCUOLE NUOVE
- 1889 esperimento avviato in Inghilterra da Cecil Reddie che aprì ad Abbothsolme una scuola x ragazzzi da 11 a 18 anni. Il ragazzo deve diventare un uomo completo x essere in grado di assolvere tutti gliscopi della vita quindi la scuola deve divenire un piccolo mondo reale.
- 1889 in Normandia sorse l' Ecole des Roches ad opera di Demolins, con lo scopo di attivare una formazione globale del fanciullo, sia intellettuale che fisica. La scuola è in campagna per attivare una partecipazione all'organizzazione della vita comune e per farli muovere in piena libertà. Lo studio si svolge secondo "centri di interesse" che hanno alla base il legame con la terra. Fu criticata perchè era una scuola per pochi.
- In Gemania si affermarono Wyneken e Kerschensteiner. Il primo valorizzò la libera iniziativa dei giovani e la loro autonomia, un modello essenzialmente anarchico ( Wandervogel o uccelli migratori, un movimento sorto con lui). Il secondo elaborò la "scuola del lavoro", attivitàfondamentale dell'uomo che deve essere posta al centro dell'educazione infantile (scuole dotate di laboratori e officine).
La scuola pubblica deve mirare a raggiungere una formazione professionale.
LE SCUOLE NUOVE IN ITALIA
Si sviluppano in ambito della < scuola serena > di Giuseppe Lombardo Radice che ha una visione del fanciullo come artista spontaneo che deve apprendere in un clima di serenità....