Licenciado En Teología Bíblica

PADRE PIO DA PIETRELCINA

Cari amici, fratelli e sorelle.

Con grande gioia e spirito de fratellanza, celebriamo la Festa di Padre Pio, il cui è stato per tutta la Chiesa una parola vivente del Salvatore. Lasciamoci trascinare per la sua affascinante vita e per il suo insegnamento, il cui nonostante il paso degli anni, é ancora più che mai attuale.
Per capire la vita dei santi, si puòpartire dalla proprio loro esperienza, delle loro crisi, del loro imparare piano piano ad aprire la esistenza alla azione della grazia. Questo vorrebbe dire partire dalla esperienza umana allo stile dei grandi filosofi e delle correnti del esistenzialismo. Ma possiamo anche tentare un approccio diverso. Una strada che parte più aldilà della vicenda umana. Partiamo dalla Parola di Dio.
Per noicredenti, cristiani profesi, la Parola di Dio ocupa il luogo primario nello svillupare quello stile di vita che ci fa diversi a quelli non credenti: in Essa troviamo ragioni per continuare a credere pur eesendo noi deboli, inconstanti e fredi. Ed é propio questo attegiamento che a volta ci fa guardare la persona e l’opera dei Gesù lontana e confusa. Ci sono tanti cristiani che pur volendo conoscereGesú e seguire i suoi insegnamente, trovano delle difficoltà che spesso fanno questo inseguire impossibile ed utópistico. Addirittura le mura del propio orgoglio e della sapienza umana rendono inutili le inspirazioni della grazia che ci mostra il volto semplice del Dio che vuole soltanoe diventare il nostro Padre, il nostro amico, il nostro fratello.
Ecco, vedete fratelli perchè la Chiesa ci hainsegnato sempre che i santi riproducono in sè stessi il volto del signore Gesù. Possiamo dunque dire che se vediamo i santi con gli occhi della fede, dovremo qualcosa di Gesù vedere. La lettura e la chiave d’interpretazione della loro vita, parte certamente di una esperienza e di u’incontro vivenziale con il Signore, ma anche dall’ascolto della Sua Parola. “Cosa vuoi che faccia, Signore” “Eccomiper compiere la tua volontà, signore” sono delle espressioni che troviamo spesso nella vita dei santi.

A questo punto possiamo domandarci:
- “Quale vicenda della vita del Signore Gesù riproduce la vita di Padre Pio?” E rispondiamo: La sua Passione.
- “Quale faccia di Gesú vediamo in Padre Pío?” La sofferente.
- “Quale attegiamento verso il Padre?” La ubbidienza.
- “Quale virtù? L’amoremisericordioso senza limiti!

A padre Pio lo si può capire guardando Gesú con la sua croce sulle spalle. La sua sofferenza può riuscire a farci capire la pagina più difficile della vita del Salvatore e quella giusta che a volte vorremmo cancellare. Perchè Gesù dovette assumere in sè stesso le miserie, i pecatti e i dolori di una umanità ingusta che addiritura non lo merita per omicida efratricida? Soltanto c’entra una risposta: perche Dio nostro Padre ci vuole tanto bene che ha consegnato alla sofferenza per noi il suo único Figlio ben amato. Ci ha amato così tanto al punto di sottomettere al propio figlio per noi colpevoli. E questo Figlio, conoscendo l’amore di suo Padre per gli uomini e le donne di questo mondo ha voluto assecondare il Desiderio del Padre e Luis stesso haconsegnato la sua vita per riscattare tutti perr il buon Padre Dio; cioè, il Figlio si è fatto ubbediente fino alla norte. Nella stessa maniera, Padre Pìo ha consegnato la sua vita nele mani di Dio per diventare uomo di dolori e di sofferenze a somiglianza di Gesù. E coloro che conoscono la vita di nostro santo padre Pío sanno che non esageriamo. Infatti da giovane, Padre Pio ebbe nella sua carne i segnidella passione del signore. Nato al secolo come Francesco Forgione nella piccola borgata di Pietrelcina il 25 Maggio 1887, in Benevento, fecce presto il propósito di consegnare la sua vita al Signore. Ma era così debole e piccino che in un giorno, ricordando la sua infanza, Padre Pio disse un giorno ridendo che egli era un “maccherone senza sale”. La sua salute, infatti, sempre fu fragile e...