Narratologia

IL TESTO NARRATIVO

RACCONTO, STORIA E DISCORSO
Un’opera letteraria e un film hanno in comune il racconto o narrazione di fatti reali o di finzione, che si intrecciano secondo una logica, si svolgono in un determinato spazio e sono interpretati da personaggi. Il racconto ha un titolo, che nell’adattamento può essere mantenuto, cambiato in modo parziale o totale. Il termine racconto racchiudein sé almeno altri due significati: quello di storia e quello di discorso. Per storia possiamo intendere il contenuto o il concatenarsi degli eventi, e per discorso il modo in cui tale contenuto viene narrato. La storia si riferisce al cosa, il discorso al come. L’esistenza del discorso in alcuni casi non è facilmente percepibile dal lettore, mentre in altri la storia passa in secondo pianorispetto al discorso, che si fa più evidente.
IL PROCESSO NARRATIVO


Narratore Narratario
TEXTO NARRATIVO |

Autore reale | Autore implicito
Autore implicito |
Lettore implicito
| Lettore implicito | | Lettore reale |

Questo è lo schema diChatman.
L’autore implicito è un principio strutturale, l’immagine che l’autore reale proietta nel testo e che si riferisce ad un lettore implicito. L’autore reale non coincide con l’autore implicito, perché l’autore reale può essere anonimo (in caso di leggende popolari, ad esempio) o può essere una squadra di più autori (come nel caso di un film). L’autore reale non fa parte del testo. Ilnarratore è la voce che l’autore implicito sceglie per far raccontare la storia, è chi racconta la storia; il narratario è invece chi ascolta (sempre all’interno della diegesi). Per quanto riguarda l’istanza narrativa distinguiamo una voce narrante, cioè chi parla, dal punto di vista cioè il luogo fisico o la situazione ideologica o orientazione concreta da cui è vista una certa azione. In letteratura èfacile identificare la voce narrante, mentre il punto di vista non è sempre evidente. Al contrario, nel cinema è facile capire quale sia il punto di vista perché le immagini lo rendono inevitabilmente palese, mentre la voce narrante può tenersi nascosta.
IL NARRATORE
La differenza fra narratore, o voce narrante, e l’autore implicito è evidente: l’autore implicito non può raccontare nulla, puòsolo creare le diverse voci narranti e il disegno strutturale del racconto. Per quando riguarda il narratore cinematico, è responsabile della creazione di tre livelli strutturali in cui possiamo suddividere la totalità del racconto: il pro filmico, o insieme di realtà situate di fronte alla macchina da presa (decorazioni, attori , illuminazione etc.); l’immagine (inquadratura) e il montaggio. Nelcinema l’autore si rende presente per mezzo della soggettività di un’inquadratura. Con Genette s'identificano tre elementi che aiutano a definire la voce narrante: il tempo della narrazione, il livello narrativo e la persona. Il tempo della narrazione è la relazione che intercorre fra il tempo della voce narrante e il tempo della storia e si possono considerare tre possibilità: a) la narrazione èposteriore alla storia narrata. E’ il caso più frequente, in cui la voce narrante racconta una storia che è già successa e conclusa; b) la narrazione è anteriore ai fatti narrati. Un racconto può essere di carattere predittivo rispetto all’istanza narrante immediata, però necessita di essere collocato all’interno di un altro racconto che non lo sia rispetto al suo narratore; c) la narrazione èsimultanea. D) la narrazione è intercalata fra i momenti dell’azione. Il racconto letterario riesce a marcare continuamente il tempo della narrazione, grazie ai tempi verbali; al contrario, il testo filmico non ha questa possibilità, perché le immagini rendono sempre presente quel momento della storia, sia che sia anteriore che posteriore alla narrazione. Esistono delle tecniche per rendere l’idea di...