Nu Shu
Non diversamente dall'Occidente, dove la parola femminile (e con essa l'identità) è stata per secoli disprezzata e calpestata, in quanto considerata levis, mobilis, fragilis et corruptibilis,anche in Oriente, è destinata a soffrire le stesse sorti.
Ma in Cina, ed esattamente nella regione dell'Hunan, già nel III sec. d.C. la reazione a questo 'soffocamento culturale', spinse le donne acreare un loro sistema linguistico in grado di permettere una comunicazione segreta. La lingua prese il nome di Nu Shu, in contrapposizione al Nan Shu 'scrittura degli uomini' dal cui insegnamento ledonne erano estromesse. Bisogna infatti ricordare che la ‘lingua segreta’, nasce proprio da donne analfabete, donne alle quali non era consentita l’educazione, la parola, la libertà.
Tramandata damadre a figlia, durante le ore del ricamo, il Nu Shu iniziò ad essere un codice (più scritto che parlato) in grado di dare vita anche a composizioni poetiche significative.
I caratteri del Nu Shuderivano in parte dal cinese standard, ma il resto è un'autentica creazione personalizzata. Le differenze grafiche fra i due alfabeti, sono sostanziali: ai tratti squadrati del cinese standard, il Nu Shusostituisce tratti curvilinei che restituiscono una grafica pacata e sobria, qualità, queste, che spesso hanno spinto le donne ad impiegarla nella creazione di vesti pregiate.
La composizione piùsignificativa in Nu Shu è il Sanzhaoshu "Libro del terzo giorno". Si tratta di piccoli testi dal carattere poetico, inviati alle spose dopo il terzo giorno di matrimonio, per dare loro conforto e...
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