NuriaDramaturgia
Páginas: 39 (9625 palabras)
Publicado: 23 de mayo de 2013
Cap. 1°
GENERALITA’
Definizione della disciplina:
La linguistica generale è il ramo delle scienze umane che si occupa di che cosa sono e come funzionano le lingue. Oggetto della linguistica sono le lingue storico-naturali, cioè le lingue nate spontaneamente lungo il corso della civiltà umana e usate dagli esseri umani: l’italiano, il francese, ilromeno, lo svedese, il russo, il cinese, il tongano, il latino, il sanscrito, lo swahili, il tigrino, il piemontese…
Il linguaggio verbale umano:
Il linguaggio verbale umano è il termine usato per indicare le lingue storico-naturali. il linguaggio verbale umano è uno degli strumenti e dei modi di comunicazione a disposizione dell’homo sapiens.
Un segno è qualcosa che sta per qualcos’altro cheserve per comunicare questo qualcos’altro.
La definizione di comunicazione in senso largo implica il fatto che tutto può comunicare; mentre una definizione di comunicazione più ristretta implica l’intenzionalità: si ha comunicazione quando c’è un comportamento prodotto da un emittente al fine di far passare dell’informazione e che viene percepito da un ricevente come tale; altrimenti si ha unsemplice passaggio di informazione.
Segni, codice:
Il segno è l’unità fondamentale della comunicazione. Esistono diversi tipi di segni:
1. INDICI: motivati naturalmente/non intenzionali basati sul rapporto causa-effetto
Nuvole scure = sta per piovere
2. SEGNALI: motivati naturalmente/usati intenzionalmente
Sbadiglio volontario = “sono annoiato”
3. ICONE: motivatianalogicamente/intenzionali basati sulla similarità di forma o struttura, riproducono proprietà dell’oggetto designato.
Cartine geografiche, mappe…
4. SIMBOLI: motivati culturalmente/intenzionali
Colore nero/bianco = lutto
5. SEGNI: non motivati/intenzionali
Suono al telefono di una linea occupata
Mentre gli indici, in quanto fatti di natura, sono per definizione di valore universale, uguali per tutte leculture in ogni tempo, i simboli e i segni sono dipendenti da ogni singola tradizione culturale.
Nella comunicazione in senso stretto c’è un emittente che emette, produce intenzionalmente un segno per un ricevente.
Per codice si intende l’insieme di corrispondenze fissatesi per convenzione, fra qualcosa e qualcos’altro che fornisce le regole di interpretazione dei segni. Tutti i sistemi dicomunicazione sono dei codici; i segni linguistici costituiscono il codice lingua.
Cap. 2°
LE PROPRIETA’ DELLA LINGUA
Biplanarità: una prima proprietà di tutti i segni linguistici è la biplanarità, il fatto che ci siano in un segno due piani, compresenti ossia il significante e il significato. Il significante/espressione è la parte fisicamente percepibile del segno (es. la parola “gatto”pronunciata o scritta); il significato/contenuto è la parte non materialmente percepibile.
Arbitrarietà: non c’è alcun legame naturalmente motivato, connesso alla natura o all’essenza delle cose, derivabile per osservazione empirica o per via di ragionamento logico tra il significante e il significato di un segno. Il significante “gatto” non ha nulla a che vedere con l’animale gatto. I rapporti che cisono tra significato e significante non sono dati naturalmente, ma posti per convenzione e quindi sono arbitrari.
Al principio dell’arbitrarietà dei segni linguistici esistono eccezioni come le onomatopee o certe parole indicanti versi di animali (tintinnio, sussurrare..) che imitano nel loro significante il suono o il rumore che designano e presentano un aspetto più o meno iconico.
Doppiaarticolazione: consiste nel fatto che il significante di un segno linguistico è articolato a 2 livelli diversi:
1° livello – il significante di un segno linguistico è organizzato e scomponibile in unità (mattoni) che sono ancora portatrici di significato e che vengono riutilizzate per formare altri segni; la parola “gatto” è scomponibile in due pezzi più piccoli gatt- , -o che recano ciascuno un...
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