Ortognatodonzia Clinica Multidisciplinare

Master di II livello in ORTOGNATODONZIA CLINICA MULTISCIPLINARE

Direttore: Prof.ssa Ersilia BARBATO Coordinatori: Prof. Roberto DI GIORGIO Prof.ssa Gabriella GALLUCCIO Prof. Alessandro SILVESTRITesi di Master
ORTODONZIA. Ancoraggio e mini-impianti.
Studente:
Dott. Gregorio MACCHIONE

Anno Accademico 2006-2007

INTRODUZIONE

Ancorare significa mantenere fermo, impedire che unoggetto possa muoversi. In modo più specifico, in ortodonzia, l’ancoraggio è finalizzato a prevenire il movimento di uno o più denti a fronte del contestuale desiderato movimento di altri elementidentali. Il controllo dell’ancoraggio è considerato “one of the most critical elements of orthodontic treatment” (A. J. Kulhberg and D. N. Priebe, p. 42)[1]. La terza legge di Newton ci ricorda che “Per ogniazione esiste sempre una reazione uguale e opposta”[2]. Tutto ciò si rivela particolarmente importante in ortodonzia, perché l’azione della forza che il clinico utilizza è di solito favorevole almovimento di un determinato elemento dentale, mentre la reazione, uguale e opposta a tale forza, determina di solito un movimento dentale non desiderato, perché sfavorevole. K. A. Young et al. indicano,con il termine “ancoraggio”, “la resistenza al movimento dentale non desiderato”[3] e descrivono la situazione che si verifica quando, dopo eventuali opportune estrazioni di elementi dentalipremolari, un aumentato overjet è ridotto mediante la retrazione del gruppo mascellare anteriore (incisivi e canini), con l’applicazione di forze “ancorate” ai molari mascellari: Il gruppo anteriore è retrattodistalmente (movimento desiderato). I molari mascellari tenderanno a muoversi mesialmente (movimento sfavorevole e non desiderato), come previsto dalla terza leggw di Newton. Il movimento ortodonticodegli elementi dentali è il risultato dell’adeguato controllo delle forze meccaniche applicate ai denti e alle strutture parodontali ed è anche il risultato della capacità dell’ortodontista di...