Pia Di Tolomei
DANTE ALIGHIERI
PURGATORIO
CANTO V
PIA DE’ TOLOMEI
LELIA VIETTO
LA DIVINA COMMEDIA – DANTE ALIGHIERI
PURGATORIO – CANTO V
❖ IL PURGATORIO DI DANTE
Il Purgatorio dantesco è diviso in Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso terrestre.
L'Antipurgatorio è quella parte del Purgatorio che precede l'entrata vera e propria del regno di Dio. È costituito dallaspiaggia su cui arrivano le anime espianti e dalle falde della montagna circondata dal mare , sulle quali le anime attendono di iniziare il loro cammino di purificazione nelle sette cornici del Purgatorio. Queste anime, devono aspettare qui tanto tempo quanto vivevano o trenta volte il tempo della scomunica o del ritardo con il quale si pentirono, solo una volta purgati, possono passare la porta delPurgatorio, primo passo verso la loro beatitudine eterna. È guardato dall'anima di Catone l'Uticense. Le anime del Purgatorio sono già salve, ma prima di arrivare al Paradiso, per espiare i propri peccati, devono salire il monte come facevano ai tempi di Dante i pellegrini che per far penitenza partivano per Roma o per Santiago de Compostela in Spagna. Ogni anima deve dunque percorrere tutto ilcammino e purificarsi in ogni cornice del peccato corrispondente.
Il Purgatorio ha la funzione specifica di espiazione, riflessione e pentimento, ed è solo attraverso il cammino, quindi il pellegrinaggio verso Dio, che l'anima può aspirare alla redenzione. Questo vale anche per Dante, che all'inizio ha incise sulla fronte sette P, simbolo dei sette peccati capitali (superbia, invidia, iracondia,accidia, avarizia e prodigalità, golosità, lussuria); alla fine di ciascuna cornice l'ala dell'angelo guardiano cancella la P indicando così che quella specifica espiazione è compiuta. La purificazione procede partendo dal più grave dei sette peccati capitali, la superbia, secondo un ordine inverso rispetto a quello dell'Inferno.
L'atmosfera del Purgatorio è nostalgico e malinconico, qui le animesono in una condizione di passaggio. Esse attendono con ansia il momento del riscatto definitivo. I sentimenti che predominano sono gli affetti familiari, i ricordi di amicizia, il rispetto ancora forte per i maestri di vita o di cultura. In Purgatorio le anime riconquistano la fraternità e il rispetto perduto quand'erano preda delle passioni terrene.
❖ CANTO V - Analisi del Canto
I duepellegrini, procedendo sempre nell'Antipurgatorio, lasciano la schiera delle anime negligenti, una delle quali, mostrando vivacemente la sua meraviglia nell'accorgersi che Dante è vivo, fa volgere il Poeta, che rallenta il suo passo. Virgilio lo invita a non perdere di vista la propria meta, consacrando ad essa tutte le energie. Intanto lungo la costa del monte avanza, cantando il salmo Miserere, ungruppo di anime, che notano subito l'ombra proiettata dal corpo di Dante; due di esse, come messaggeri, si avvicinano ai poeti per chiedere spiegazioni intorno alla loro condizione e infine tutta la schiera si lancia verso di loro in una corsa sanza freno. Sono coloro che furono uccisi con la violenza e che si pentirono solo all'ultimo istante di vita, ora chiedono preghiere per affrettare lapurificazione. Nella seconda parte del canto tre di queste anime narrano come avvenne la loro morte, e fra di loro Dante incontra Pia dei Tolomei che si rivolge a Dante dicendo:
‘Deh, quando tu sarai tornato al mondo
e riposato de la lunga via’
seguitò il terzo spirito al secondo,
‘Ricorditi di me che son la Pia.
Siena mi fe’ disfecemi Maremma:
salsi colui che inanellata pria,
disposando,m’avea con la sua gemma.’
(Purgatorio, Canto V, vv. 130-136)
Pia appare a Dante come una donna molto dolce che vuole come unico scopo essere ricordata in terra. Le parole di Pia sono gentili, allusive, concise; lei non si scaglia contro il suo destino né contro colui che è stato l’artefice della sua morte, il marito Nello, e non si dilunga sui particolari della sua storia. Ella spiega...
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