Relazione storico descrittiva e progetto di restauro di un fienile toscano nei dintorni di firenze – localita’ osteria nuova
1.1. Asseto viario di Bagno a Ripoli
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Il popolo di San Donino a Villamagna in una
mappa dei Capitani di Parte Guelfa |
L'assetto viario del territorio di Bagno a Ripoli derivò nel Medioevo dalla conformazione geografica e dalla dislocazione dei plebati maggiori, Ripoli e Antella. Ma il territorio era attraversato da importanti vie quali la Cassia con il piùantico tracciato, che ricalcava il collegamento etrusco alla destra dell'Arno sulle pendici del Pratomagno. Successiva nel tempo è la strada romana per San Donato in Collina, come variante della via Cassia più antica per evitare l'ansa fluviale di Pontassieve.
Nel trattato del Torrigiani del 1903 si descrive brevemente la strada sulla quale sorge il podere il Serraglio di cui fa parte il fienileoggetto di studio:
TORRIGIANI – Vol. X
Contrada di Rubala e Montepilli – STRADE PUBBLICHE
La contrada di San Quirico a Rubala è percorsa da dodici strade pubbliche delle quali una e provinciale, due sono comunali e nove sono vicinali.
7° Strada vicinale detta Via Piana, che si stacca da quella nuova provinciale aretina per San Donato, presso al fabbricato dei Frati di San Giovanni di Dio, dettoil Casone ed anche Le Corti o Le Cartacce o Palazzaccio Salviati, passa dalle case coloniche dei poderi denominati Il Serragli e Sarraglino e arriva al podere detto ai Colli sul confine di questa colla contrada di Baroncelli…..da una deliberazione magistrale….si rileva che questa era Comunale ed accollata per la sua manutenzione al Cav. Vincenzo Peruzzi coll’annua prestazione di Lire 40fiorentine. Era pure chiamata la strada del Palazzaccio Salviati.
1.2. Villa Le Corti (già Palazzaccio Salviati)
Il Podere Il Serraglio e il relativo fienile oggetto di studio, sorge a pochi metri da la Villa Le Corti o La Cortaccia, storica villa fortificata di cui si hanno notizie fin dal medioevo. Di essa facevano parte cinque poderi come descritto dal Carocci nella sua descrizione della Barriera diSan Nicolò - Via Aretina per San Donato (Vol. II 1906):
Le Corti o Il Macinatoio: Villa dello Spedale di San Giovanni di Dio.
……il Conte Lorenzo de’Megalotti lo lasciava nel 1711 con tutti gli altri beni ai cugini…..La duchessa Laura Salviati con testamento del 3 luglio 1801 lo lasciava in eredità allo spedale di San Giovanni di Dio di Firenze insieme ai cinque poderi che vi sono annessi:L’orto delle Corti, La Corte, L’Antella, La Passerina e La Valenzana.
Già dai primi del ottocento quindi si ha notizia dell’esistenza di cinque poderi di cui non fa parte Il Serraglio ma che verosimilmente ne è contemporaneo.
Secondo la descrizione del Torrigiani (Vol. X – 1903) sulla strada Vicinale del Serraglio o Via Piana sorgono i seguenti Poderi: Serraglio, Serraglino, Le Corti 1°, Le Corti 2°,Antellino o La Casina, Il Poderino 1°.
1.3. Cartografia storica:
Il Podere il serraglio con tanto di fienile e presente nella cartografia Storica del 1862.
scala 1:2000
scala 1:5000
1.4.Cartografia attuale:
Scala 1:5000
1.5. L’economia mezzadrile in Toscana:
Nel territorio di Bagno a Ripoli, come del resto in tutta la Toscana, l'attività agricola era organizzata attraverso la forma tipicatoscana della mezzadria che ha avuto un ampia diffusione dalla fine del Medioevo fino a tempi recentissimi.
La mezzadria (da un termine di latino tardo che indica "colui che divide a metà") è un contratto agrario d'associazione con il quale un proprietario di terreni (chiamato concedente) e un coltivatore (mezzadro), si dividono (tipicamente a metà) i prodotti e gli utili di un'azienda agricola(podere). La direzione dell'azienda spetta al concedente.
Nel contratto di mezzadria, il mezzadro rappresenta anche la sua famiglia (detta famiglia colonica).
L'economia mezzadrile si basava sulla famiglia, intesa principalmente come nucleo produttivo, fortemente vincolata da forme strette di autocontrollo che ne determinavano un accentuato isolamento nella campagna.
Famiglia contadina a...
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