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Páginas: 13 (3042 palabras) Publicado: 30 de agosto de 2011
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Ermanno Stradelli (Borgo Val di Taro, 8 dicembre 1852 – Lebbrosario Umirizal, Manaus, 21 marzo 1926) è stato un esploratore, geografo e fotografo italiano. [1]

|Indice |
| [nascondi] |
|1 Le origini familiari |
|2 La partenza per l'Amazzonia|
|3 Le esplorazioni del primo periodo |
|4 Il ritorno in Italia |
|5 Bibliografia |
|6 Note |

[modifica]Le origini familiari

Ermanno Stradelli nasce da un'antica famiglia di notai della città di Borgo Val di Taro (attualmente in provincia di Parma,all'epoca in provincia di Piacenza). Il padre, Francesco Stradelli, ricevette il titolo nobiliare di Conte da Maria Luigia d'Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla poco prima la nascita del primogenito Ermanno.

La madre, Marianna Douglas Scotti di Vigoleno era contessa, di remota ascendenza scozzese. La città di Borgotaro (come era allora chiamata l'attuale Borgo Val di Taro) era laloro residenza signorile.

Il 1º luglio 1862 nasce il secondogenito Angelo; il 23 ottobre 1865 nasce il terzogenito Alfonso Maria, che diverrà gesuita. Ermanno Stradelli ebbe poi quattro sorelle: Bianca, sposata con il conte Alessandro Calciati Grotti, Antonietta, che si sposò con il conte Giuseppe Cigale Fulgosi, entrambi piacentini, Luisa, sposata con il marchese Luigi Mereghi, di Jesi, eGliceria, che sposò il generale Francesco Santoro, di Firenze.

La giovinezza di Ermanno Stradelli viene bene descritta dallo storico brasiliano Camara Cascudo: "Ermanno è vivo, impetuoso, impulsivo, alacremente comunicativo. Compie gli studi ginnasiali nel collegio di Santa Caterina, a Pisa. Le letture predilette sono le narrazioni di viaggi, che gli evocavano lotte, misteri, la valentia fisica, lostupore delle foreste vergini, dei deserti silenziosi, degli indio incomprensibili, degli animali favolosi".

Studiò diritto a Pisa, studi interrotti poco prima della partenza per l'Amazzonia. Completa il corso solo nel 1886, con la tesi di laurea in diritto internazionale dal titolo significativo "Se le nazioni civili abbiano o no il diritto di appropriarsi dei territori occupati da popoliBarbari", con relatore Carlo Francesco Gabba.

[modifica]La partenza per l'Amazzonia

Il 25 aprile del 1878 Ermanno Stradelli chiede di dividere l'eredità del padre. Ha in animo di partire. Inizialmente pensa all'Africa, ma poi opta per l'America Latina.

Dopo un anno, il 9 aprile del 1879, parte dal porto di Bordeaux (Francia) per il Brasile. Aveva 27 anni. Arriva a Belem, poi prosegue perManaus, dove sbarca alla fine di luglio.

La sua prima attività è sicuramente di fotografo. Aveva portato con se una importante attrezzatura e si installa nel centro di Manaus, in Rua Marcilio Dias. Nel contempo frequenta i missionari francescani italiani, cercando di capire come potersi relazionare con gli indigeni. Durante il primo viaggio di esplorazione, nell'ottobre del 1879, perde tuttal'attrezzatura (geografica e fotografica) in un naufragio.

Comincia ad interessarsi subito alla lingua generale delle popolazioni indigene del bacino amazzonico, lo nheengatu. Nel luglio del 1880, navigando il Rio Amazonas, conosce il Conte Alessandro Sabatini, che lo inizia allo studio della lingua indigena.

[modifica]Le esplorazioni del primo periodo

Nel 1881 visita la zona del Rio Uaupés,che era oggetto di studio del gruppo di studiosi di Manaus legati al botanico Barbosa Rodrigues (Antonio Brandao Amorim, Maximiliano José Roberto e Barnardo da Silva Ramos). Maximiliano José Roberto, figlio di un indigeno Manao e di una indigena Tariana, negli anni successivi raccoglierà per Stradelli la versione originale della leggenda di Jurupari. Il testo verrà poi pubblicato nel bollettino...
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