Tesi adolecenti
Il concetto di rischio si è evoluto in corrispondenza dei mutamenti sociali. Infatti, adesempio, cinquanta anni fa gli adolescenti imparavano a nuotare nel fiume Arno considerandolo come un gesto di sfida molto rischioso. Oggi è proibito fare il bagno nel fiume Arno dalle autorità competenti in quanto è considerato pericoloso. Queste risposte da parte della società sui comportamenti a rischio, nascono per mettere un freno a queste situazioni in cui molti giovani rischiano la propria vita.Ovviamente la comunità non riesce a dare risposte immediate e via via che mette a punto una strategia per limitare i danni ecco che gli adolescenti hanno già trovato un altro modo per sperimentare i propri limiti. Infatti l’ultima trovata degli adolescenti è quella di scaricare o fotografare immagini violenti sul proprio telefono cellulare per provocare paura, per ricattare i compagni o sentirsieccitati da quelle immagini. Alcuni autori (Jeammet, 1991; Jessor, 1998; Bonino, Cattelino e Ciairano, 2003) sostengono che l’assumersi dei rischi è insito nello sviluppo adolescenziale, ma questo può comportare dei problemi se tali rischi sono socialmente dannosi.
Gli adolescenti e la percezione del rischio
Gli anni dell’adolescenza, se paragonati ad altri periodi della vita, sonocaratterizzati da eccitazione, imprudenza e comportamenti a rischio (Arnett, 1992). Alcuni autori (Zuckerman, 1984; Arnett, 1992) considerano l’adolescenza come l’età a rischio per eccellenza in quanto essa è caratterizzata da inesperienza ed impulsività e quindi i soggetti in questa fase sono portati a rischiare di più e a non pensare alle conseguenze delle loro azioni.
L’adolescenza è definita come unperiodo di transizione in cui il soggetto da una parte, si lascia alle spalle l’età infantile e dall’altra, si proietta nel mondo degli adulti. Il passaggio di cui si parla non è quasi mai lineare. In questo periodo gli adolescenti cercano un’identità, una personalità, delle caratteristiche proprie e delle spiegazioni al senso della vita. Inoltre a rendere particolarmente complessa questa fase cisono anche i cambiamenti fisiologici del corpo che possono condurre a crisi d’identità. Agli adolescenti è richiesto di superare compiti di sviluppo, termine diffuso da Havighurst (1952), il quale esplicita che, nel caso in cui tali compiti siano portati a termine in modo costruttivo e positivo, questo conduce ad una condizione di benessere, aumento dell’autostima, sviluppo armonioso con ilcontesto ed infine pone le basi per il successo del superamento dei compiti di sviluppo delle fasi successive. I compiti di sviluppo riferiti all’età adolescenziale riguardano la sfera personale, la sfera socio-istituzionale, dove si richiede di fare scelte come la scuola da frequentare, il lavoro, lo sport, di affrontare il tema accettazione del sé e del raggiungimento dell’autonomia (Bonino et al.,...
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