Tratado de arquitectura la re edificatioria
Scritto in latino, era rivolto non solo ad un pubblico specialistico ma anche al grande pubblico di educazione umanistica, basato sui dieci libri del De architectura di Vitruvio, alloracircolante in copie manoscritte e non ancora corrette filologicamente. Fu il primo libro teorico sull'argomento sin dall'antichità e fu molto popolare (primo libro stampato in tema architettonico nel 1485)fino al XVIII secolo quando rappresentò la principale fonte di riferimento per le scienze architettoniche.
Alberti ebbe anche un'attitudine critica verso il modello di Vitruvio, sforzandosi dispiegare come costruire gli edifici (e non di come fossero costruiti) senza ricorrere ad immagini, ma fissando con le parole i concetti e le istruzioni che diventavano così autonomi e assoluti rispettoalle varie edizioni, dove invece le immagini potevano anche venire a mancare o essere deformate.
Sono presenti inoltre citazioni da Aristotele e Platone, tra gli altri, che brevemente inquadrano anchesociologicamente la funzione dell'architettura.
L'opera è così suddivisa:
← Prima parte, firmitas in Vitruvio, analizza la scelta del terreno, i materiali da utilizzare e le fondazioni← Primo libro: Lineamenti
← Secondo libro: Materiali
← Terzo libro: Costruzioni
← Seconda parte, utilitas, esamina i vari tipi di edifici
← Quarto libro: Operepubbliche
← Quinto libro: Opere private
← Terza parte venustas, sulla bellezza architettonica intesa come un'armonia esprimibile matematicamente grazie alla scienza delle proporzioni,seguita da un trattazione sulle macchine per costruire
← Sesto libro: Decorazioni
← Quarta parte: costruzione dei fabbricati: rispettivamente chiese, edifici pubblici e edifici...
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