A Ferro E Fuoco
La guerra civile europea (1914-1945)
CAPITOLO 1 : Overtoure.
Interpretazioni:
Nel Novecento l’Europa ha conosciuto una grande quantità di conflitti: guerre interstatuali, rivoluzioni, guerre civili, guerre di indipendenza, genocidi. Molti sono d’accordo nel esprimere il significato di quest’epoca con l’espressione “guerra civile europea”.
A coniarequesta espressione fu probabilmente un pittore tedesco, Franz Marc, in una lettere scritta sul fronte poco prima di morire sul campo della battaglia di Verdun.
Questa espressione fu ripresa da molti autori del dopoguerra; tra i più importanti ricordiamo:
* Ernst Nolte (storico tedesco): “guerra civile europea” = periodo che si apre nel 1917 con la rivoluzione russa e si esaurisce con ladisfatta del nazismo.
Egli vedeva il fascismo come una reazione contro l’avvento della modernità, come un rifiuto della “trascendenza pratica” e una lotta contro “la trascendenza teorica”.
Per combattere la modernità, quando questa si presenta come una rivoluzione, occorre una controrivoluzione (XX sec = epoca del conflitto tra rivoluzione e controrivoluzione, comunismo e fascismo).
Egliriteneva che questo scontro era stato prefigurato sul piano filosofico da Marx e Nietzsche: la “trascendenza teorica era stata ispirata dalla visione di Nietzsche della modernità senza dio, mentre la “trascendenza pratica” era stata ispirata dal suo rigetto per la democrazia, le società di massa e il socialismo; Marx si opponeva a Nietzsche come la rivoluzione alla controrivoluzione.
Eglidefinisce il genocidio degli ebrei come “il più terribile assassinio di massa della storia universale”, ma tuttavia lo interpreta come un crimine derivato dall’imitazione del genocidio bolscevico.
* Hannah Arendt: Grande Guerra = “esplosione” del vecchio mondo disordinato, non corrispondente più ne al vecchio sistema imperiale, ne a un insieme di stati nazionali.
* J. Hobsbawn(marxista): oppone il mondo moderno all’Ottocento, l’ “età dell’oro”, dominata dalle idee di pace e di progresso; egli (nel Secolo breve) usa il concetto di “guerra civile internazionale” per descrivere lo scontro tra due diverse ideologie: l’illuminismo, nel quale si inscrive la rivoluzione russa, e il contro-illuminismo, il fascismo.
* Francois Furet: la Seconda guerra mondiale è un conflitto cheobbedisce “a una logica dell’ideologia”.
Antecedenti:
La guerra civile europea del XX sec. ha due antenati: la guerra dei Trent’anni (1618-1648) e la Rivoluzione francese (1789-1815).
Nel 1888 Engels in un articolo afferma : “tra gli otto e i dieci milioni di soldati si uccideranno e distruggeranno l’Europa…le devastazioni della guerra dei Trent’anni si sarebbero concentrate in treo quattro anni dilagando sull’intero continente…si sarebbe assistito al crollo dei vecchi stati in modo che le corone rotoleranno a terra senza che nessuno sia disposto a raccoglierle”.
Le guerre del Seicento e quelle del Novecento furono entrambe delle guerre totali: la prima è caratterizzata dal conflitto tra cattolicesimo e protestantesimo, tra feudalità e assolutismo; la seconda nata nel1914 come un conflitto tra grandi potenze e proseguito nel 1917 come uno scontro tra rivoluzione e controrivoluzione, culmina nel 1941 in una guerra tra visioni del mondo antagoniste.
Le due guerre si differenziano per le conseguenze: la prima, con la pace di Vestfalia ha creato un equilibrio tra stati, che sarà perturbato dalla rivoluzione francese e poi ristabilito dal Congresso di Vienna; laseconda non ha creato nessun equilibrio, e il rafforzamento degli stati non ha ridotto per i cittadini il pericolo di morte (tesi di Hobbes secondo cui l’assolutismo è capace, fissando un ordine politico, di promettere agli uomini la sicurezza) ma anzi la pianificazione statale ha creato le condizioni dei genocidi.
Sia la rivoluzione francese che la guerra mondiale sono guerre contro nemici...
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