Coppie Miste
Chiara Saraceno
Questo articolo è pubblicato in
Reset n.103 settemnre-ottobre 2007
Il formarsi di coppie «miste» per caratteristiche socialmente rilevanti è considerato
generalmente un indicatore insieme di
indebolimento del controllo sociale delle
comunità di appartenenza sui propri membri e di integrazione sociale. Integrazione
sociale tuttaviaè un concetto non univoco.
Soprattutto sul piano pratico, può
significare cose molto diverse, come insegna la letteratura in generale sui rapporti tra
gruppi e può dispiegarsi tra i poli opposti della assimilazione e del «separatismo in
parallelo». In certa misura, queste differenze nei modelli di integrazione valgono non
solo per i gruppi (etnici, religiosi, nazionali, ecc.), ma ancheper le coppie e le famiglie
«miste».
Quali sono le differenze che contano?
Il termine «coppia mista» allude ad una qualche forma di eterogamia: ad una alleanza di
coppia tra socialmente diversi ove il contenuto specifico della diversità rilevante può
variare. Anche senza includere nelle «coppie
miste» quelle che vedono partner
appartenenti a classi sociali molto diverse – quellemésaillances che a lungo hanno
costituito il timore delle parentele e prodotto un ricco materiale per il romanzo
borghese – entro le coppie miste si includono quelle in cui i partners sono diversi per
appartenenza religiosa, o colore della pelle («razza» ), o origine nazionale, o etnia. Vale
la pena osservare che mentre negli Stati Uniti le coppie miste per antonomasia sono
state e sono quelleinterrazziali e in particolare quelle che vedono una persona «bianca»
e una «nera»,
in Italia ancora fino a tutti gli anni ottanta le
coppie miste per
antonomasia erano quelle tra italiani di religione diversa, in particolare quelle che
vedevano una persona cattolica
con una di altra religione. Solo a seguito
della
esplosione del fenomeno migratorio il significato di «coppia mista»è parzialmente
mutato e per coppie miste ora nel linguaggio comune si intendono soprattutto le coppie
in cui uno dei partner è straniero, soprattutto se proveniente da un paese in via di
sviluppo e soprattutto se di etnia percepita come molto diversa. Potremmo dire che
oggi l’immagine
della coppia mista per antonomasia
nel nostro paese sembra
incorporare sia quella prevalente negliUSA (una «razza», non solo una etnia diversa)
sia la «vecchia» immagine italiana della differenza religiosa. Anche se la differenza che
rileva oggi non è più tanto quella tra le varie religioni cristiane, o tra queste e
l’ebraismo, ma la differenza mussulmana. La coppia «più mista che ci sia» è quella tra
italiana e africano di religione islamica. Il fatto che in alcuni paesi conti più ladifferenza religiosa (specie se rafforzata da quella linguistica) rispetto a quella etnicorazziale ed in altri avvenga invece il viceversa è stato segnalato anche da dallo studio di
Kalmijn e van Tubergen (2006) sull’Olanda.
Queste sintetiche osservazioni segnalano come una coppia possa essere considerata
mista sulla base di criteri e per ragioni differenti e che «la differenza che fa differenza»,per i singoli e le loro famiglie, ma anche per il contesto sociale in cui vivono, muta nello
spazio e nel tempo. Proprio allargare lo sguardo, d’altra parte, per considerare i vari
modi in cui una coppia può costituirsi ed essere considerata come mista, consente di
vedere che cosa c’è di comune in tutti i vari modi di essere una coppia mista e viceversa
che cosa le distingue l’una dall’altra.E in che senso il formarsi di coppie miste possa
essere considerato un indicatore di integrazione sociale.
Tra secolarizzazione ed egemonia
Innanzitutto, le coppie variamente miste presentano in modo insieme più esplicito e
più acuto i «problemi evolutivi» che devono fronteggiare tutte le coppie, anche le più
socialmente omogamiche, nella misura in cui provengono da tradizioni familiari...
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