Storia Del Pensiero Linguistico

STORIA DELLA LINGUISTICA

CAPITOLO 1 INTRODUZIONE L’autoconsapevolezza linguistica l’abbiamo grazie alla coscienza di altre lingue e dialetti. Origine del linguaggio: miti eziologici, dono di Dio ecc. La scienza linguistica è una scienza umanistica che negli ultimi trent’anni ha assunto una posizione di riguardo. Storia di una scienza: evoluzione o semplice progressione. Al di la di questo gliscienziati sono prima di tutto persone che vivono una cultura e ne sono influenzati. Veri geni: greci, perché andavano al perché delle cose. Scienza: mondo fatto di precursori e seguaci, di teorie affermate su basi esaustive, coerenti, economiche. Riformulazione di una scienza: essa cambia in base all’evoluzione dell’ uomo (esempio le tecniche legate al tono e all’intonazione). Affronteremo lastoria della linguistica Europea, anche se essa non è superiore alle altre è solo meno discontinua. Storia della scienza: colloca il presente in prospettiva.

CAPITOLO 2 I GRECI La scrittura greca è evoluzione di quella Egizia. 6/5 secolo a.C: greci già stabiliti sulla terraferma (Asia Minore, isole dell’Egeo, Sicilia Orientale). Già alcune popolazioni che venivano dal Nord si erano stabilite inGrecia (secondo millennio a.C.), spazzati poi via dai Dori. Osserva Bloomfield: I greci si chiedevano cose che nessuno si chiedeva. Poco interesse per le altre lingue considerate lingue barbare. Ma c’erano molti dialetti, uniti sotto un’unica coscienza nazionalistica, ma il linguaggio di Iliade e Odissea trascendeva ogni dialetto. I dialetti si distinguevano per: modo di scrivere le parole e diconseguenza diversa pronuncia. Erodoto (storico) e Saffo (poetessa) testimoniano un linguaggio però più elevato. Sistemi scrittura: Micenei (secondo millennio a.C.), si servono della scrittura lineare B, una successiva scrittura i greci la presero dai fenici. Il suono q fenicio divenne k in greco ma non si sa bene perché. Teckne grammatike (saper leggere e scrivere). Evoluzione della linguistica:Gorgia, Socrate (i grandi retori, sofisti). Diogene Laerzio attribuisce a Platone l’onere di studi linguistici (vedasi il Cratilo). Aristotele, maestro di Alessandro il Macedone. Le conquiste di questi mutarono per sempre il mondo greco con conquiste nel mediterraneo e Asia minore e si creò un dialetto comune (kione dialektos). Educazione greca a tutti i livelli. Questa è l’età ellenistica, nacqueronelle colonie università grecofone. Sistema stoico: impressione, poi la mente si serve della lingue e esprime l’impressione. Predicati: transitivo, intransitivo e impersonale. In seguito avremo lo studio della lingua letteraria. Aristofane di Bisanzio introdusse le prosodie. C’era la diatriba se la lingua fosse nata per natura (physis) o per convenzione (nomos o thesis) e la diatriba traregolarità (analogia) e irregolarità (anomalia). La prima diatriba in realtà non ha senso (perché si parla di linguaggio, il quale è innato). Per Aristotele la lingua è convenzione perché i nomi non esistono in natura e i suoni naturali (onomatopee) cambiano di lingua in lingua. Epicuro si attiene ad una posizione intermedia, cioè che le parole sorsero naturalmente ma furono poi modificate. Per gli stoiciinvece i suoni imitano le cose che indicano (onomatopea e simbolismo). Analogia e anomalia: Aristotele contro gli stoici, Alessandria contro Pergamo. Gli analogisti cercavano certe regolarità: paradigmi, regole tra forma e significato (parole simili devono avere significati simili), tentativo di attribuire una etichetta semantica (singolare, plurale, caso). Quasi tutti i nomi greci avevano 5casi, inoltre una parola può cambiare significato a seconda della parola che segue (acies + militum = dei soldati, + ferri = della spada). Aspetti della linguistica a cui i greci prestarono attenzione: etimologia, fonetica, grammatica. Etimologia: stravagante, data pur di dare una spiegazione. Si fecero prime descrizioni articolatorie e l’immagine rudimentale del linguaggio come aria nei polmoni e...