La moda
della moda, in assenza di una delle quali, la moda non può esistere: il bisogno di conformità e il bisogno didistinguersi. La moda, secondo Simmel, esprime quindi la tensione tra uniformità e differenziazione, il desiderio contraddittorio di essere parte di un gruppo e simultaneamente stare fuori delgruppo, affermando la propria individualità.
Malcom Barnard in Fashion as Communication approfondisce il pensiero dell'autore, affermando che questi bisogni conflittuali sono centrali nell'analisi diSimmel, poiché rappresentano il punto focale della sua sociologia delle forme sociali e permea costantemente la sua analisi della cultura moderna: tutta la storia sociale, egli afferma, si riflette nelconflitto tra "conformismo e individualismo, unità e differenziazione".
Gli individui sembrano sentire la necessità di essere sociali e individuali allo stesso tempo; sia la moda sia gli abiti sonomodi attraverso cui questo complesso insieme di desideri e necessità vengono negoziate.
… così la moda non è altro che una delle tante forme di vita con le quali la tendenza all'uguaglianzasociale e quella alla differenziazione individuale e alla variazione, si congiungono in un fare unitario.
L'analisi di Simmel poggia sulla comprensione dell'esistenza di due diversi tipi di società: lesocietà primitive e le società civilizzate.
Nelle prime l'impulso a conformarsi è superiore a quello del differenziarsi, in quanto l'individualità dell'uno viene assoggettata ai valori e alletradizioni della più ampia collettività.
Le società primitive sono governate da principi che fanno capo alla tradizione, ad antichi valori e credenze e che difficilmente vengono messi in discussioneperché portatori di un'identità che vuole essere difesa nel tempo e a cui si vuole dare continuità: un'identità che si identifica con quella indiscussa del gruppo di appartenenza. Conseguentemente, ci...
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