Filosofiaa

Páginas: 8 (1962 palabras) Publicado: 9 de junio de 2012
Intelligenza distribuita:

Possiamo interpretare L'ambient intelligence come un improvviso spostarsi in avanti di realtà e visioni, quasi una slavina (valanga di neve) verso il futuro.
Nei primi mesi del 2001 a Siviglia nascono Maria,Dimitros, Carmen, Annette e Solomon,
5 personaggi appartenenti al mondo dell'Ambient Intelligence.
Alla ricerca scientifica denominata "Scenarios for AmbientIntelligence in 2010" realizzata dall'ISTAG, hanno partecipato 35 esperti provenienti da tutta Europa.
Lo scenario numero 4 di Annette e Solomon nell'Ambient for Social Learning riguarda l'apprendimento sociale. Il tutto viene ottenuto stabilendo delle connessioni tra individui e gruppi tramite l'ambiente nel quale avvengano gli incontri e queste interazioni consentiranno di creare una memoriacomunitaria.
Ambient for social learning è un luogo reale dove come negli altri scenari, ambienti e personaggi sono governati da una regia espressa in un racconto detto script. Dietro il testo di questo scenario si nasconde uno stuolo di tecnologie. La consultazione della Techno-line di Ambient for Social Learning che identifica da un lato le tecnologie necessarie, dall'altro la linea di tempoprevisionale e la difficoltà per la loro effettiva realizzazione.
Ambient Intelligence è un settore della ricerca scientifica in rapido sviluppo, di interesse multidisciplinare. La sua applicazione trova ambiente idoneo in moltissimi campi della vita di tutti i giorni; si possono individuare i seguenti campi operativi: conoscenza; lavoro; casa; salute ed assistenza; trasporti e mobilità; commercio ebusiness; tempo libero; sicurezza.

La sua nascita e la sua evoluzione si possono far risalire agli studi e alle intuizioni di Mark Weiser (pioniere della disciplina), Donald Norman e Emile Aarts.
La nascita dell'Ami è dovuta allo statunitense Mark Weiser. Mark Weiser, prematuramente scomparso nel 1999, afferma che «La tecnologia migliore è quella che scompare» e, soprattutto, per la suaprogettazione e realizzazione si deve porre al centro dell’interesse l’uomo. Per Weiser le tecnologie devono essere al servizio dell’individuo oltre che della società e della comunità.
Ai tempi di Weiser non esisteva l'espressione Ambient Intelligence, egli nominava i suoi concetti : ubiquitous computing, pervasive computing, calm technology.
Con ubiquitous computing e pervasive computing l’autoreindica quello che lui definisce «The third wave of computing».
Nuovo modo di considerare il computing dove l’ambiente in cui viviamo deve essere progettato includendo già al suo interno tutta la tecnologia necessaria allo svolgimento di qualsiasi attività .
Con Calm technology, Weiser indica un nuovo modo di pensare l’interazione tra macchina, uomo ed ambiente. Interazione non più soggetta acostrizioni, vincoli e limitazioni legate
alla tecnologia stessa ma libera, naturale.
Donald Norman, psicologo cognitivo, come precedentemente Weiser, nel suo “Il computer invisibile” (1998) afferma: «la tecnologia migliore è quella che non si vede, perché è tanto semplice da usare da diventare trasparente». Una delle piu ' note tesi di Norman è che la tecnologia applicata agli oggetti deve avere comecaratteristica essenziale la pleasurability ( piacevolezza)
che insieme alla funzionalità, semplicità e versalità deve essere posseduta da qualsiasi artefatto tecnologico. Per Norman far sparire il computer corrisponde all'emergere dell'Information Appliance, che potremmo definire come strumento che gestisce l'informazione e soprattutto comunica interattivamente.
Un importante frutto deglistudi di Norman è il concetto di "artefatto cognitivo" (cognitive artifact).
Artefatto cognitivo, dispositivo artificiale progettato per mantenere mostrare o operare sull'informazione, allo scopo di servire a una funzione rappresentazionale. Artefatto cognitivo il cui design deve generare emozioni.
Le idee avanzate di Norman continuano, tra queste c'è il concetto di affordance, introdotto...
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