Italiano
- Buongiorno, dottore.
- Buongiorno, prego, prego.
- Grazie, molto gentile.
- Il Suo nome?
- Rigoni, Aristide.
- Un bel nome.
- Grazie, molto gentile.
- Anni?
-Cinquanta.
- Va bene, qual é il Suo problema?
- Dottore, il mio problema sono le righe.
- A cinquant’anni, é normale avere un po’di rughe sulla faccia.
- No. Non le rughe, dottore, le righe!
- Lerighe? Quali rigue?
- Tutte le rigue. Io vedo tutto a righe.
- Vede tutto a righe?
- Essatto. Vedo tutto a righe, da destra a sinistra.
- Lei vuol dire che vede il mondo a righe?
- Si. Da destra asinistra.
- Mi scusi, ma vorrei capire bene. Le sta dicendo che quando apre gli occhi, davanti a Lei ci sono le righe?
- Essatto. Le righe, le strisce.
- E di che colore sono, queste righe?
- Lostesso colore delle cose. Bianche, rosse, nere …
- Questo é davvero strano. E da quanto tempo, Scusi?
- Da quanto tempo cosa?
- Da quanto tempo ha questa … malattia?
- Da sempre; dal mio primo giornodi vita.
- É sicuro di vedere a righe?
- Certo. Dottore, io non vedo “meno” delle altre persone. Io sono come loro, vedo tutto quello che gli altri vedono, peró vedo tutto a righe.
- Incredibile,ma é cosí.
- Veramente strano.
- Dobbiamo fare qualcosa.
- Si, dobbiamo fare qualcosa. Ho un’idea: facciamo degli esami agli occhi, prima di tutto.
Il dottore prende una penna e scrive qualcosa.- Ecco. Ci vediamo tra un mese. Arrivederci.
- Arrivederci, dottore.
Ecco come il Signor Rigoni vede un albero
Ed ecco come noi vediamo lo stesso albero.
Para los periódicos, Aristide Rigoni...
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