La Poesia Di Cecco

BREVE SCHEDA BIOGRAFICA


Verso la fine del 1200, l’Italia viveva un momento particolare nella sfera letteraria. Dopo la nascita della scuola siciliana, voluta da Federico II, che vedeva la donna come un angelo da venerare, e l’uomo e il poeta s’inginocchiavano per contemplarla. Un altro momento importante é stato quello dominato dallo stilnovismo che anche se aveva una visione piú reale delladonna ripercorreva a grandi linee la strada intrapresa dai poeti precedenti. A questo movimento si aderirono grandi poeti come Dante e Petrarca; ma allo stesso tempo in Italia si sviluppava una poesia nuova e assolutamente originale, giocosa e “maledetta”, il maggiore esponente ne fu Cecco Angolieri.
Cecco Angolieri (1260-1312) senese, scrisse sonetti d’ispirazione autobiografica, sullafigura di un poeta inquieto e dissocupato, i cui supremi valori sono “la donna, la taverna e ‘l dado”. Figlio, molto sicuramente, di Angoliero Solafica e da monna Lisa Salimbeni. Ci sono dei documenti dove si parla della sua colaborazione politica e militare alla vita del Comune di Siena. Nel 1288 combatte insieme a suo padre fra le truppe inviate da Siena per aiutare Firenze contro Arezzo. Nel 1302la vendita di una sua vigna e la rinuncia dei suoi numerosi figli alla sua ereditá gravata dai debiti nel 1312, ci fa molto ben vedere che la sua esistenza é stata molto avventurosa, ricca di traversie economiche e chiusa in una miseria tempo prima del 1312.




POESIA COMICO-REALISTICA

Negli anni che chiudono il secolo XIII l’esperienza di alcuni poeti fiorentini appare in antitesi congli esperimenti dello Stil novo.[1] In polemica con le situazioni e il linguaggio della lirica cortese, tali poeti preferiscono i temi concreti della vita quotidiana e lo stile semplice e inmediato che a quel tempo era detto “comico”.
La poesia comico-realistica nasce della vita comunale delle cittá. La vita culturale del Comune era composta, anche in presenza di nuovi e diversi cettisociali; vede affiancati una cultura religiosa e una laica, intelletuali spiritualisti e realisti, moralisti e religiosi, scrittori profani, ecc.
I poeti comico-realisti combattono le forme incomprensibili dei poeti stilnovisti; il loro idealismo; il peso delle riflessioni filosofiche per sostituire visioni di una vita miserabile, il denaro, il vino, la taverna. I poeti realisti, insomma,rovesciano di proposito tutto ció che gli stilnovisti avevano elevato a supremazia; l’orientamiento spirituale di questi poeti é assolutamente diverso e, spesso opposto, a quello degli stilnovisti, questi esaltavano l’amore come gioia dei sensi; elogiavano la richezza, condizone della gentilezza e della scienza. Questi rimatori presentano un quadro di vita realistica e profana, un ideale di godimentoal di lá di ogni limite moralistico medievale.




LE MALEDIZIONI VERSO IL PADRE IN CECCO ANGOLIERI





Il desiderio della morte de’ genitori non é segno di maggior crudeltá che


non sia quello di massacrare tutti gli


uomini e distruggere ogni vita del


mondo.[2]Normalmente nei sonetti di Cecco Angolieri ci sono presenti maledizioni contro il mondo e la famiglia; ci fa osservare l’odio che lui aveva molto presente per suo padre, giacché lo teneva nella miseria. I vituperi, gli improperi sono contrastati con un linguaggio dialettale e aulico. Nel sonetto S’i’ fosse fuoco arderei si puó osservare l’insoddisfazione del poeta, il quale é anche vittima dei propritempi:
S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;
s’i’ fosse vita, non starei con lui:
similemente faria da mi’ madre.
Ma questi suoi lamenti per la povertá, la miseria e la sorte sono presenti in altri sonetti come in: Tre cose solamente mi so’ in grado; Il pessimo e ‘l crudele odio ch’i porto e I’ ho un padre sí compressionato.

TEMI
La poesia dell’Angolieri é piena di temi ricorrenti...