Uso De Los CuEntos En Psicologia Clinica

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”





FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA

Corso di Laurea in
PSICOLOGIA DEI PROCESSI RELAZIONALI E DI SVILUPPO

Elaborato finale in
PSICOLOGIA CLINICA

La fiaba e il suo utilizzo in Psicologia Clinica







Anno Accademico 2008/2009







Introduzione
Da tempi remoti lafiaba ha accompagnato l’umanità a fronteggiare paure, ansie e temi conflittuali come la nascita, la morte, l’abbandono, i sentimenti ambivalenti, intessendo trame narrative per mezzo dell’immaginazione, della fantasia. Con la vita moderna pian piano si è dimenticato questo profondo valore archetipico di valenza collettiva attuale e la maggior parte delle volte si è ridotta a uno strumento perintrattenere e far addormentare i bambini.
Le fiabe sono state valorizzate negli ultimi anni in ambito formativo per l’aiuto fornito dalle fiabe allo sviluppo intellettuale del bambino nella infanzia, ma il motivo della attualità della fiaba non è dovuta a questo fattore, bensì al profondo valore psicologico che ne portano con sé, il linguaggio utilizzato delle fiabe, fantastico e allegorico,favorisce l’abbassamento delle barriere dell’inconscio per permettere un dialogo tra le istanze inconsce e preconosce, esse inoltre “individuano soprattutto i conflitti familiari e secolari” .
Ma ci si può aspettare che le fiabe guariscano o almeno aiutino a portare al preconscio alcuni dei contenuti del’ inconscio? Quanto possono essere di aiuto al terapeuta nell’ osservazione?
Alcuniautori hanno trattato questo tema in modo molto approfondito come B.Bettelheim ed in Italia Alba Marcoli , che ha recuperato in pieno il valore generale delle fiabe utilizzandole principalmente in adulti che vogliono aiutare a crescere i bambini e anche se stessi riparando antiche ferite infantili.
Le fiabe aiutano anche a sognare e la capacità di sognare corrisponde -secondo la psicoanalisi -alla possibilità di entrare in un profondo contatto con il Sé e col proprio mondo interno, dando valore alla realtà esterna, attraverso una produzione di significati che vengono soggettivamente elaborati ed in essa proiettati.
In questo lavoro cercherò di approfondire e rispondere ad alcune domande su gli usi e significati psicoanalitici delle fiabe, cercando di studiare i processi che sonoalla base di questi sulla scia del pensiero, M. Klein, Isaacs e Winnicot.
“Per poter risolvere i problemi psicologici del processo di crescita, superare delusioni narcisistiche, dilemmi edipici, rivalità fraterne, riuscendo ad abbandonare dipendenze infantili, conseguendo il senso della propria individualità, e quello di dovere morale un bambino deve comprendere quanto avviene nella suaindividualità cosciente in modo di poter affrontare anche quanto accade nel suo inconscio.”(B. Bettelheim).

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Capitolo 1
1.La fiaba importanza usi e significati psicoanalitici.
Nel bambino o nell’ adulto, l’inconscio è un potente fattore determinante di comportamento. Quando l’inconscio viene represso e al suocontenuto viene negato l’acceso alla coscienza, la mente conscia della persona viene in parte sopraffatta da derivati di questi elementi inconsci, oppure è costretta a mantenere su di essi un controllo rigido e coattivo per cui la personalità può risultarne gravemente paralizzata, grazie al dispendio enorme di energia che questo controllo richiede .Ma quando il materiale inconscio è in una certamisura lasciato entrare nella coscienza ed è rielaborato nell’immaginazione ( vedi D.Winnicot), la sua potenziale dannosità è di molto ridotta; allora si può fare in modo che parte delle sue energie servano a scopi positivi.
La fantasia permette di creare un mondo diverso da quello reale ma pur sempre simile ad esso, istituisce uno spazio privilegiato dove tutto è possibile, garantendo in qualche...