Realismo Y Modernismo
Portata a 21 atti nel 1502, il nome finale di La Celestina. Incerta tra romanzo e opera teatrale. L'opera tratta argomenti osceni e scabrosi. Si presenta come una parodia dell'amor cortese: Calisto corteggia Melibea, fallendo, e poi, tradendo lo stile cortese, i due si posseggono carnalmente. Il finale è triste:Calisto muore mentre scende le scale che l'hanno portato nel giardino della sua bella amata, mentre Melibea si suicida buttandosi dal balcone della sua residenza. In La Celestina troviamo vari personaggi, e vari linguaggi in contrapposizione: il linguaggio elevato dei nobili in contrasto con gli argots urbanos ("parlate popolaresche"). La linea che collega gli amanti non è più retta come neiromanzi cortesi ma tortuosa e spezzata, molti altri personaggi entrano in gioco nel corteggiamento e anche di bassa estrazione sociale. Tutti si muovono su di uno sfondo urbano e vorticoso. La fine tragica dell'opera simboleggia la fine dell’universo medievale e l’inizio di un nuovo mondo eterodosso. Contrasto fra il mondo cavalleresco, l’onore e la stirpe e la soccietà onnipotente del denaro. Ipersonaggi sanno che, con le monete d'oro, possono avere quello che vogliono, anche l’amore. La mezzana Celestina è la rappresentanza terrena del denaro, un'entità che tutto può dietro adeguato compenso.
ROMANZO PICARESCO
Con romanzo picaresco (dallo spagnolo pícaro, briccone, furfante, che compare per la prima volta nella Farsa salamantina di B. Palau come picaro matriculado), generalmenteautobiografica avventure dalla nascita alla maturità 1° persona. Di bassa estrazione sociale, orfano o genitori ignoti e abbandonato in un mondo ostile.
Per sopravvivere è costretto a compiere azioni riprovevoli, come rubare, uccidere, prostituirsi. Ma in un mondo stesso spietato e crudele non pregiudica l’intrinseca bontà del personaggio, che alla fine è spesso premiata col successo. L’iniziazionealla società è caratterizzata da un fatto sfortunato, che dà l’avvio a una serie di peripezie e di viaggi durante i quali il protagonista si imbatte in persone di varia estrazione sociale.
Nel romanzo picaresco si è voluto prediligere il punto di vista della nascente borghesia, da un lato per la ricerca del successo da parte di un personaggio di umili origini, dall’altro per il declinodell’ideale cavalleresco-aristocratico per il quale Dio è garante di una immutabile armonia sociale, contro l’individualismo del capitalismo in ascesa.
1554- LAZARILLO DE TORMES - anonimo
Critica sociale implicita, forma autobiografica. Libera de “las malas artes” l’autore perché raccontato in 1° persona. Crescita emozionale del personaggio. Lázaro Perea figlio di molinero ha diversi padroni :
1°Ceco impara l’arte dell’imbroglio – PICARO, colpo con il toro e la vendetta.
2° prete – fame, magina di nascosto nelle cassepanche e lo manda via – chiesa predica bene fa male.
3° Nobile scudiero, povero trattato con umanità ma Lazaro deve lemosinare e fugge.
4° Arciprete ha rapporti con una ragazza fa sposare con Lázaro, Lázaro vensitore di vino acceta “per mangiare”.
1602 – GUZMÁN DEALFARACHE – Mateo Aleman
il personaggio possiede un nuovo dualismo , pícaro - peccatore pentito. Il resoconto è spesso interrotta da digressioni di carattere morale e didattico e da numerose citazioni. Questa struttura, 1° volume del Don Chisciotte, risponde all'esigenza di una certa varietas che distolga l'attenzione del lettore dalla storia principale. La visione del mondo è fortementepessimista. Il protagonista, nonostante i buoni propositi, cade ripetutamente nel vizio, così come faceva Sisifo. Tale visione è generalmente attribuita alla travagliata vicenda dell'autore, alla sua condizione di discendente di ebrei convertiti in una Spagna cattolica e integralista. Comunque, le altre opere testimoniano l'impegno morale e religioso dell'autore e la sua attenzione alla dignità e...
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