Filosofia

*Non appena la cerimonia del matrimonio tra Jules e Tyler si concluse nel migliore dei modi, mi dispersi tra la folla perdendo di vista Elena. Tutti si stavano dirigendo al grande banchetto che tra pochissimi minuti avrebbe avuto inizio. Approfittando della situazione decisi di liberarmi da quella confusione, così mi diressi in un luogo più appartato, pensando poi a Caroline che non avevapartecipato alla cerimonia. Mi dispiaceva che lei non ci fosse, così mi incamminai verso la macchina, non molto distante da dov'ero, per raggiungere un attimo la biondina e farle cambiare idea. Quando la raggiunsi afferrai il volante e partii, pensando nel frattempo a come si potesse sentire Caroline dopo la nostra rottura. Non credevo che dopo un anno insieme potessimo arrivare a questo, insomma lanostra relazione stava andando a meraviglia, e sul più bello era svanito tutto. Lei era stata fin da sempre una fidanzata perfetta, mi era sempre stata accanto, e più di tutto aveva compreso il mio carattere, accettandomi per quello che ero.
Dopo pochissimi minuti, vidi Caroline seduta su una panchina, perciò parcheggiai di fretta e furia l'auto e mi precipitai verso di lei. Dal suo viso non eraaffatto contenta di vedermi, ma era totalmente comprensibile. All'apparenza sembrava molto tranquilla, così approfittandone cercai insistentemente di convincerla a partecipare al banchetto che si sarebbe tenuto tra pochi minuti, ma lei non volle saperne nulla, era troppo testarda e determinata per farle cambiare idea. Avrei voluto farla svagare un attimo, volevo solamente essere carino con lei, ma ilmio comportamento non andò per niente a buon fine. Arrabbiato ripartii guardandola di sfuggita per l'ultima volta, e non appena salii in macchina mi passò addirittura per la testa di abbandonare Elena e il banchetto, però all'improvviso sentii suonare il cellulare: era Elena; subitamente senza nemmeno pensarci risposi alla chiamata: mi aveva telefonato per dirmi di venire di corsa al banchetto eche ero in ritardo. Quando sentii la dolce voce di Elena, non potei far a meno di accettare, e magicamente scomparve la mia ira. Le dissi con estrema sicurezza che sarei arrivato subito, scacciando via dalla mente quel pensiero negativo di abbandonarla. Guidai stavolta con più velocità, arrivando finalmente nella zona del banchetto. Quando parcheggiai l'auto rividi di nuovo Elena: era bellissima,portava un abito favoloso che mi lasciò senza parole. Ci incamminammo verso il banchetto, ed io nel frattempo, non facevo altro che fissarla di nascosto: ero talmente impacciato in quel momento vista la sua grande bellezza, perciò cercai di celare le mie occhiate nei suoi confronti. In quell'istante, non appena camminavamo vicini, cominciò a battermi forte il cuore, come se non volesse arrestarsi:era una dea, una magnifica dea, non avevo mai visto così tanta eleganza.
Dopo pochissimi minuti arrivammo al banchetto e vidimo poi Klaus e parecchi invitati, era tutto perfetto e c'era una grande allegria nell'aria. Mi guardai attorno per un attimo, per poi andare a salutare Klaus. Dopodiché rivolsi lo sguardo verso Elena, e subito volli scusarmi per averla fatta aspettare: -scusami Elena peraverti abbandonato, e che ti ho persa di vista...hmm sono arrivato in ritardo...perdonami!...comunque sei un incanto! *le sorrisi, porgendo poi le mie scuse, per essere arrivato tardi, anche agli altri.

*Non appena porsi le mie scuse ad Elena, la quale fortunatamente mi scusò e non sembrò affatto arrabbiata con me, come pensavo fosse un attimo fa. La accompagnai tranquillamente fino alla zonadel banchetto, tenendola a braccetto, e cercando il più possibile di apparire un vero e proprio gentiluomo di fronte ai suoi occhi. Quando fummo giunti al banchetto salutai Klaus, il quale non perdendo tempo si avvicinò, cominciando a punzecchiarmi e a rinfacciarmi ciò che avevo fatto tanto tempo fa al suo matrimonio: non ero affatto il benvenuto in quel banchetto per Klaus, visto che avevo...