La festa di santa rosalia a palermo, sicilia

La devozione per Santa Rosalia, Patrona dei palermitani

Il 15 luglio è l’ occasione per ricordare come, grazie a Santa Rosalia, fra giugno 1624 e febbraio 1626 vennesconfitta la terribile epidemia di peste che c’ era sulla città. In quel momento la Sicilia era sottomessa all’ impero spagnolo.
In quanto agli origini della Santuzza ( come vienechiamata da loro ), alcuni dicono che era nata a Palermo in epoca normanna ed era stata “ancella” alla corte della regina Margherita di Navarra ( moglie di Guglielmo I ); altri dicono che è anche posibleche sia stata monaca basiliana, in quanto proviene dalla chiesa di santa Maria dell’ Ammiraglio, dal caratteristico abito monacale e anche perché tipica della spiritualità greca era la ricerca dellasolitudine e la vita contemplativa.
La devozione per la Santuzza e il Festino vengono celebrate in due date:
il 15 Luglio, quando la Santa scende in città e vengono fatte deiriti laici che si traducono in grandi mangiate e bevute, e il 4 settembre ( giorno della nascita della Santa ) quando i palermitani “ricambiano la visita“ e fanno l’ acchianata, cioè vanno a piedi,scalzi oppure addirittura in ginocchio fino al santuario di Monte Pellegrino dove si trovano le reliquia della Santa.
Nella prima data il luogo d’ incontro è il Foro italicoche si “apparecchia” diversi giorni prima con delle bancarelle che rivellano dei riti gastronomici legati all’ evento. Ci sono i mulunari con le angurie che vengono messe nelle vasche di acquaghiacciata e i venditori di ficchi d’ india, di calia ( ceci tostati ) e simenza ( seme della zucca rossa salato o poco salato). Poi ci sono i luppini a bagno nell’ acqua salata, le fave secche tostate e icruzziteddri ( castagne sgusciate e lasciate seccare). Anche troviamo la cubbaita ( dolce di zucchero durissimo ) e altri zuccheri come: la pietra fendola, i bummuluna, l’ inciminata, la mandorlata e...