Noveciento Literario

Informazioni essenziali sulla storia della Spagna nel Novecento Le problematiche storiche della Spagna nell’Ottocento sono: I moti rivoluzionari dal 1812 e del 1820 La repressione del liberalismo con il ritorno dell’assolutismo (1823-1833) La monarchia dal 1834 al 1868 Proclamazione della Prima Repubblica nel 1873 che termina dopo un anno con un colpo di stato militare La restaurazione riporta unre della dinastia dei Borbone

Nel 1898 scoppia la guerra ispanoamericana tra Stati Uniti e Spagna che, sconfitta, perde di Portorico, Cuba e le Filippine. Gli intellettuali del periodo coniarono la definizione di Desastre del 98 chiamandosi Generación del 98 perché riflettevano nelle loro opere la situazione del proprio Paese. Dall’Ottocento eredita anche: L’importanza dell’esercito nella vitapolitica L’influenza della Chiesa nella società attraverso il clero e il monopolio dell’istruzione fondando l’ILE nel 1876 (Institución Libre de Enseñanza) Una vita politica corrotta condizionata dai caciques, signorotti locali che compravano i voti degli elettori L’industrializzazione nel Nord e in Catalogna provoca mutamenti sociali con la nascita delle prime organizzazioni sindacali e deimovimenti anarchici

I primi vent’anni del Novecento La perdita delle colonie d’oltremare determina la ripresa dell’avventura coloniale in Marocco, guerra che durerà fino al 1926. Nel 1909 a Barcellona si scatenò una rivolta popolare contro la partenza di riservisti per la guerra in Marocco che durò una settimana e fu chiamata Semana Trágica. Dalla dittatura di Primo de Rivera alla guerra civile Conil colpo di stato che il generale Primo de Rivera compie nel 1923, va a buon fine grazie alla complicità del re. Durante la sua dittatura scioglie le Cortes e abolisce la Costituzione, instaura la censura, reprime gli autonomismi e l’opposizione interna, termina la guerra in Marocco, costruisce una rete stradale moderna, un piano di elettrificazione rurale e raziona un sistema di distribuzionedelle acque. La repressione governativa favorì la pace sociale ma con la crisi economica mondiale del 1929-30, l’opposizione interna obbliga il generale alla dimissione e all’esilio. Con la caduta di Primo de Rivera, nel 1931 i repubblicani vincono le elezioni e mandano in esilio il re proclamando la Seconda Repubblica. Con la riforma dei repubblicani si assiste a un periodo anti-clericale chepresenta una riforma dell’istruzione mediante la statalizzazione e la laicizzazione; una riforma dell’esercito con la riduzione degli organici degli ufficiali e infine una riforma agraria con la ripartizione delle terre. La repressione violenta dei contadini sfiduciati per il fallimento della riforma agraria fa sì che nel 1933 la sinistra si allontana lasciando posto alla destra che ne esce vittoriosanella competizione elettorale. Nel 1935 ritornano i partiti di sinistra vincendo le elezioni nel 1936 ma minacciati dalle destre assieme a Francisco Franco, Hitler e Mussolini fanno scoppiare la Guerra Civile che durerà fino al 1939. Anno in cui la sconfitta repubblicana è sancita dalla caduta di Barcellona. La dittatura franchista Franco si autoproclamò caudillo ‘condottiero’ sospendendo idiritti della monarchia per governare senza vincoli. Il modello di Spagna che ha in mente è diverso dalla Spagna aperta, europeizzante e laica dei sostenitori della Repubblica. La Spagna franchista è un Paese centralista, cattolico e chiuso al mondo esterno.

Con gli anni Cinquanta ci fu un miglioramento della situazione economica interna grazie agli aiuti statunitensi, alle rimesse degli emigrati ealla crescita del turismo. Inoltre nel 1953 la Spagna firmò un concordato con la Chiesa Cattolica e con gli Stati Uniti e nel 1955 le è consentito entrare nelle Nazioni Unite. Con gli anni Sessanta il Concilio Vaticano II non appoggia più il regime; ci sono nuove forme di protesta sociale e nasce l’ETA, il movimento separatista basco. La transizione e la democrazia Alla morte di Franco nel 1975...