Prosodia Del Italiano

Páginas: 6 (1448 palabras) Publicado: 26 de julio de 2012
LA PROSODIA DELL’ITALIANO

ACCENTO PRINCIPALE e ACCENTO SECONDARIO

Le parole sono dotate di accento. Per segnalare la sede dell’accento, ovvero dove cade l’accento, si usa un apice posto prima della sillaba accentata:

es. ['ra:ne]

Quello appena visto indica l‟accento principale di parola, ma esiste in alcuni casi, anche un accento secondario di parola,rappresentato con il segno dell‟apice in pedice. Facciamo subito un esempio:

[ka'lo:re] [ˌkalo'ro:so]

Nell’esempio di :
reca l‟accento secondario
è una sillaba atona/non accentata
reca l‟accento principale
è una sillaba atona/non accentata.


REGOLA: in italiano, si possono avere al massimo sequenze di due sillabe atone/non accentate sia nelle parole in isolamento chenegli enunciati (Canepari, 1979, p. 96).


Vediamo un esempio:

[pren'de:telo] [pren'de:teveˌlo]

Nell’esempio di :

è una sillaba atona/non accentata
reca l‟accento principale
è una sillaba atona/non accentata
è una sillaba atona/non accentata

Si ha, quindi, una sequenza di massimo due sillabe atone/non accentate (
e ).

Nell’esempio di :

è una sillabaatona/non accentata
reca l‟accento principale
è una sillaba atona/non accentata
è una sillaba atona/non accentata
reca l‟accento secondario
Si ha, anche in questo caso, una sequenza di massimo due sillabe atone/non
accentate ( e ).


Se presti attenzione, la sillaba che reca l’accento secondario ha un grado di udibilità maggiore rispetto alle sillabe atone/non accentate, ma minorerispetto alla sillaba dotata di accento principale.

Per capire dove cade l‟accento secondario dovrai fare affidamento al tuo orecchio. Purtroppo, però, il dizionario non segnala l‟accento secondario, quindi dovrai fare affidamento prima di tutto sul tuo orecchio, poi sulla regola distribuzionale enunciata prima.

Per aiutarti a capire come si distribuisce l’accento secondario di parola, facciamoalcune precisazioni ripescando delle nozioni apprese quando eravamo piccoli e frequentavamo quella che allora si chiamava scuola elementare.
Parliamo, quindi, di parole piane, tronche, sdrucciole e bisdrucciole:

In base alla sede dell’accento principale le parole si distinguono in:
a) piane o parossitone: accento sulla penultima sillaba (es. capìto)
b) tronche o ossitone: accentosull‟ultima sillaba (es. capitò)
c) sdrucciole o proparossitone: accento sulla terzultima sillaba (es. càpito)
d) bisdrucciole: accento sulla quartultima sillaba (es. càpitano, fàtecelo, prendétevelo)

Ricordati che in italiano l‟accento ha funzione distintiva, ovvero distingue
parole di significato differente. Pensa a:
1
càpito vs. capìto vs. capitò
càpitano vs. capitàno vs.capitanò

Si possono individuare delle regole per la distribuzione dell’accento secondario di
parola? Sì! Vediamole insieme:

a) ricordati quanto detto prima: in italiano, si possono avere al massimo sequenze di due sillabe atone/non accentate sia nelle parole in isolamento che negli enunciati;
b) in italiano di solito non si hanno in una stringa due sillabe accentate (con accento principale e/oaccento secondario) contigue, quindi la sillaba immediatamente antecedente e quella immediatamente seguente una sillaba che reca accento principale oppure accento
secondario di solito sono atone;
c) la sillaba che reca l’accento principale di parola funge da “spartiacque”:

-. se considero il comportamento accentuale a destra della sillaba dotata di accento principale, allora mi dovròricordare la distinzione delle parole in piane, tronche, sdrucciole e bisdrucciole, oltre ovviamente la regola a). Di conseguenza:
piane: l‟ultima sillaba è atona
sdrucciole: le ultime due sillabe sono atone
bisdrucciole: la terzultima e la penultima sillaba sono atone, l‟ultima sillaba mostra l‟accento secondario (vedi la regola a)).

-. Se considero...
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