La Memoria Pubblica
Páginas: 22 (5455 palabras)
Publicado: 1 de octubre de 2012
La Memoria Pubblica
Parte I. Trauma culturale e identità nazionali
Capitolo 1.
Geopolitiche del passato. Memoria pubblica, trauma culturale e riconciliazione
A. L. Tota
Questo saggio, partendo dalle teorie del cultural trauma, affronta le questioni della politica del we regret (rammaricarsi) il cui fine è la riconciliazione sul piano istituzionale, attraverso il perdono. Laddove gliindividui sanno perdonare senza dimenticare, le società civili e gli stati si riconciliano.
Il we regret è quella formula magica che riappacifica – e tacita – le vittime che, vedendo riconosciuto il danno subito, non possono più avanzare pretese.
La memoria pubblica coincide con quel passato che ci interessa. È il discorso pubblico sul passato che piega il passato alle ragioni del presente.Riconciliarsi con il passato significa poterlo addomesticare e archiviare senza che le vittime si sentano tradite e umiliate una seconda volta.
La riconciliazione non implica la negazione ma pieno riconoscimento dell’evento. Per i superstiti e i familiari delle vittime la riconciliazione ha grandissima rilevanza perché avvia una discussione pubblica su quel passato.
Strage Bologna 2 agosto 1980.L’importanza e il valore di piazza Medaglie d’Oro sono costruite sulla morte di quei 85 martiri che lo Stato non ha saputo tutelare.
Come spesso accade, se i luoghi della memoria pubblica sono politicamente rilevanti, quelli dell’oblio ancor di più. Si tratta di luoghi mai messi in scena sul territorio, quali le homeless memories, memorie dislocate.
Un caso emblematico nel contesto italiano èrappresentato dal treno 904 al quale viene negata la memoria pubblica dal 2007, quando la targa commemorativa in onore delle vittime venne rimossa nella stazione centrale di Napoli, ad opera dell’influenza della camorra, la quale ha imposto il silenzio sulla vicenda.
Partendo dalle riflessioni di Jedlowski, Tota chiarisce il concetto di memoria pubblica. Si tratta non solo di una chiave di letturaprivilegiata del passato, intesa a comprendere le relazioni di potere nazionale, ma anche di una memory work, capace di incidere e influire profondamente sul discorso pubblico di una nazione. La memoria pubblica guarda, quindi, al passato da cui il presente non può prescindere.
Cultural trauma: si occupa di come un passato traumatico acquisisca significato nel discorso pubblico e possa divenireuna risorsa semantica per la definizione delle identità collettive. Per Alexander il trauma non è qualcosa che esiste naturalmente ma è costruito dalla società.
Il trauma è culturale quando c’è uno scarto tra l’evento e la sua rappresentazione.
Per Alexander affinché un trauma possa emergere a livello culturale un nuovo master narrative deve essere imposto con successo da un gruppo sociale chesi fa carico e produce la carriera e la traiettoria sociale di questo trauma.
Esiste una connessione nell’ambito del concetto di riconciliazione, tra il modo di concettualizzare il trauma e la funzione del we regret: ammettendo le proprie colpe, il passato viene addomesticato e archiviato, ma non dimenticato.
Negli ultimi anni la memoria pubblica si avvale di codici artistico - estetici per dareforma ai propri contenuti.
È il caso del concetto di arte pubblica, lo strumento più efficace con cui il passato si iscrive nella sfera pubblica. Basti pensare all’ambito cinematografico in cui molti film hanno costruito per noi la memoria pubblica di certi passati. Vedesi La vita è bella di Benigni; Schindler’s list, Nel nome del padre, etc.
Codici artistico - estetici possono molto, ma nonpotranno mai produrre una conoscenza del passato che abbia quello statuto di oggettività che solo le sentenze dei tribunali possono legittimamente dare.
Capitolo 2.
La difesa della nazione: il Rapporto della Commissione sull’11 settembre
R. Wagner - Pacifici
L’iscrizione di un evento nella storia è un atto di delimitazione e cautela: l’evento è ora “al sicuro” nel passato ed è atto di...
Parte I. Trauma culturale e identità nazionali
Capitolo 1.
Geopolitiche del passato. Memoria pubblica, trauma culturale e riconciliazione
A. L. Tota
Questo saggio, partendo dalle teorie del cultural trauma, affronta le questioni della politica del we regret (rammaricarsi) il cui fine è la riconciliazione sul piano istituzionale, attraverso il perdono. Laddove gliindividui sanno perdonare senza dimenticare, le società civili e gli stati si riconciliano.
Il we regret è quella formula magica che riappacifica – e tacita – le vittime che, vedendo riconosciuto il danno subito, non possono più avanzare pretese.
La memoria pubblica coincide con quel passato che ci interessa. È il discorso pubblico sul passato che piega il passato alle ragioni del presente.Riconciliarsi con il passato significa poterlo addomesticare e archiviare senza che le vittime si sentano tradite e umiliate una seconda volta.
La riconciliazione non implica la negazione ma pieno riconoscimento dell’evento. Per i superstiti e i familiari delle vittime la riconciliazione ha grandissima rilevanza perché avvia una discussione pubblica su quel passato.
Strage Bologna 2 agosto 1980.L’importanza e il valore di piazza Medaglie d’Oro sono costruite sulla morte di quei 85 martiri che lo Stato non ha saputo tutelare.
Come spesso accade, se i luoghi della memoria pubblica sono politicamente rilevanti, quelli dell’oblio ancor di più. Si tratta di luoghi mai messi in scena sul territorio, quali le homeless memories, memorie dislocate.
Un caso emblematico nel contesto italiano èrappresentato dal treno 904 al quale viene negata la memoria pubblica dal 2007, quando la targa commemorativa in onore delle vittime venne rimossa nella stazione centrale di Napoli, ad opera dell’influenza della camorra, la quale ha imposto il silenzio sulla vicenda.
Partendo dalle riflessioni di Jedlowski, Tota chiarisce il concetto di memoria pubblica. Si tratta non solo di una chiave di letturaprivilegiata del passato, intesa a comprendere le relazioni di potere nazionale, ma anche di una memory work, capace di incidere e influire profondamente sul discorso pubblico di una nazione. La memoria pubblica guarda, quindi, al passato da cui il presente non può prescindere.
Cultural trauma: si occupa di come un passato traumatico acquisisca significato nel discorso pubblico e possa divenireuna risorsa semantica per la definizione delle identità collettive. Per Alexander il trauma non è qualcosa che esiste naturalmente ma è costruito dalla società.
Il trauma è culturale quando c’è uno scarto tra l’evento e la sua rappresentazione.
Per Alexander affinché un trauma possa emergere a livello culturale un nuovo master narrative deve essere imposto con successo da un gruppo sociale chesi fa carico e produce la carriera e la traiettoria sociale di questo trauma.
Esiste una connessione nell’ambito del concetto di riconciliazione, tra il modo di concettualizzare il trauma e la funzione del we regret: ammettendo le proprie colpe, il passato viene addomesticato e archiviato, ma non dimenticato.
Negli ultimi anni la memoria pubblica si avvale di codici artistico - estetici per dareforma ai propri contenuti.
È il caso del concetto di arte pubblica, lo strumento più efficace con cui il passato si iscrive nella sfera pubblica. Basti pensare all’ambito cinematografico in cui molti film hanno costruito per noi la memoria pubblica di certi passati. Vedesi La vita è bella di Benigni; Schindler’s list, Nel nome del padre, etc.
Codici artistico - estetici possono molto, ma nonpotranno mai produrre una conoscenza del passato che abbia quello statuto di oggettività che solo le sentenze dei tribunali possono legittimamente dare.
Capitolo 2.
La difesa della nazione: il Rapporto della Commissione sull’11 settembre
R. Wagner - Pacifici
L’iscrizione di un evento nella storia è un atto di delimitazione e cautela: l’evento è ora “al sicuro” nel passato ed è atto di...
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