Messaggio per un aquila
Desiderio, non preferenza. Attaccarsi alle illusioni. Quando si abbraccia un ricordo. Essere concreti. Le parole introvabili. Condizionamento culturale. Realtà filtrata. Svincolarsi. L'amore che induce all'assuefazione. Ancora parole. Programmi nascosti. Rinunciare. Mine assortite. La morte del "me". Intuizione e comprensione. Nessuna spinta. Diventare reali. Immaginiassortite. Non dire nulla dell'amore. Perdere il controllo. Ascoltare la vita. La fine dell'analisi. Morti prima del tempo. La terra dell'amore. PREFAZIONE. In occasione di un incontro tra amici, fu chiesto a Tony de Mello di dire qualche parola riguardo alla natura del suo lavoro. Egli si alzò e raccontò una storia che ha poi ripetuto in più di una conferenza, e che si ritrova anche nel suo libro"Il canto degli uccelli". Con mia grande sorpresa, questa storia si riferiva a me. "Un uomo trovò un uovo d'aquila e lo mise nel nido di una chioccia. L'uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, e l'aquilotto crebbe insieme ai pulcini. Per tutta la vita l'aquila fece quel che facevano i polli del cortile, pensando di essere uno di loro. Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti,chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro. Trascorsero gli anni, e l'aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d'aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. "Chi è quello?" chiese. "E'l'aquila, il re degli uccelli", rispose il suo vicino. "Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli." E così l'aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale." Altro che sorpreso! All'inizio mi sentii immensamente umiliato. Mi stava forse paragonando pubblicamente a un pollo da cortile? Sì e no. Aveva avuto intenzione di umiliarmi? Impossibile:non era lo stile di Tony. Ecco cosa voleva dire, a me e agli altri: ai suoi occhi io ero un'"aquila reale", inconsapevole delle vette a cui avrei potuto innalzarmi. Questa storiella mi fece capire la statura di quell'uomo, e la
genuinità del suo amore e del suo rispetto per le persone, sentimenti che riusciva a mantenere pur dicendo loro la verità. Il suo lavoro non consisteva che in questo:...
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