Comuicacion No Verbal En Italiano

Páginas: 9 (2178 palabras) Publicado: 15 de enero de 2013
La comunicazione non verbale
(con approfondimento nelle varie culture)
La comunicazione non verbale , rappresenta secondo numerosi studi il 60,70% degli scambi comunicativi totali , mentre la voce (tono,ritmo,volume,ecc…) il 20% circa e solo il 10% le parole stesse , questi dati ci fanno capire l’importanza di questo linguaggio che usiamo quotidianamente alle volte senza rendercene conto ,infatti per molti studiosi è un linguaggio innato che nasce con l’uomo stesso . Nella comunicazione non verbale vengono espresse le emozioni più profonde e vere, fatte di gesti, atteggiamenti e silenzi. E' quell'insieme di comportamenti che trasmettono messaggi senza l'ausilio delle parole o che completano la comunicazione verbale con una dinamica propria che può però differenziarsi in base allacultura .
La comunicazione non verbale usa diversi canali e possiamo definirne 6 :
* VOCALE ; ossia tutti gli aspetti paralinguistici del parlare come l’intonazione , il ritmo , l’intensità ed il tono anche il silenzio è compreso e cambia significato a seconda della cultura in cui ci troviamo , ad esempio in occidente è considerato un segno di saggezza mentre in occidente può essere interpretatoin diversi modi come un sintomo di incertezza nel campo affettivo per esempio. Le frequenze basse, con voce “ferma”, cioè senza blocchi , strozzamenti o singhiozzi vocali al livello della gola, danno la percezione di coerenza, professionalità , sincerità , sicurezza di sé e autostima . Al contrario, voce acuta e stridula , pause eccessive, frequenze sonore che cambiano all’improvviso, possonoessere interpretate come dubbi, colpa, rabbia, paura , poca stima di sé .
* CINESICO ; il linguaggio “analogico” del corpo , il nostro corpo “ parla “ in continuazione , comprende in pratica tutti i movimenti comunicativi del nostro corpo , a partire da quelli oculari ; il contatto visivo fra due persone ha svariati significati , sfida , interesse , curiosità ecc.
Poi c’è la mimica facciale , leespressioni del volto spontanee ( come sorridere , fare l’occhiolino , alzare il sopracciglio ecc.) o anche quelle che non possiamo controllare ( arrossire o impallidire ).
La gestualità manuale che normalmente accentua il linguaggio verbale ma è comunque strettamente legato all’individuo e cambia nelle varie colture assumendo spesso significati completamente diversi da una società all’altra .Altro elemento è la postura , che ad esempio può farci capire l’interesse che ha una persona durante una conversazione , la sua apertura o chiusura e che cambia in base al contesto culturale ma anche alla circostanza ( i militari sull’attenti ).

* PROSSEMICO ; ossia la distanza e/o lo spazio che esiste tra il mittente che inizia la comunicazione ed il ricevente.
Lo psicologo americano E.THall distingue quattro tipi di distanze , che caratterizzano le relazioni fra le persone , ogni distanza è ulteriormente suddivisa in due modi , il vicino e il lontano :

1) LA DISTANZA INTIMA : da 0 a 50 cm.
Vicina = l’atto sessuale o la lotta.
Lontana = intimo ma non necessariamente con contatto fisico.

2) LA DISTANZA PERSONALE :
Vicina = da 50 a 75 cm. la “bolla” cosidefinita dall’autore , il limite corporeo sulle persone , vi possono accedere famigliari ed amici.
Lontana = da 75 a 125 cm. è normalmente la distanza che mantiene una persona ad esempio emotiva.

3) LA DISTANZA SOCIALE :
Vicina = da 1 m. a 2 è la distanza che di solito si mantiene nelle quotidiane comunicazioni sociali e professionali
Lontana = 3 m. circa quando le relazioni sonoestremamente professionali e quindi formali.

4) LA DISTANZA PUBBLICA :
Vicina = da i 4 ai 6 m. ad esempio una lezione universitaria , conferenze.
Lontana = dai 7 in poi , occasioni dove è presente un personaggio importante , in veste ufficiale , come comizi politici .

* APTICO ; ossia il contatto fisico tra i comunicanti , che cambia in base alla loro intimità e alla loro cultura. Può...
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